RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO  - CONSULTA & C.

segnalazione di Daniele Dott. Schiazza

 

In Abruzzo, come per il passato  in Piemonte,  ciò che cambia è solo l'EPS; si ritorna a parlare delle stesse cose dopo che avevamo tutti tirato un sospiro di sollievo e dopo che, almeno apparentemente nel concreto, le cose sembrano effettivamente cambiate in meglio.

Le segnalazioni dall'Abruzzo, a dire il vero, non sono una novità e già negli scorsi anni avevamo ricevuto segnalazioni identiche e che prontamente avevamo girato alla consulta e ad alcuni suoi componenti.

Ora, dopo la nomina a presidente del sig. Davide Ceccaroni (UISP)ci si augurerebbe che le regole condivise ed impartite da quel pulpito siano poi rispettate anche dai vari propri discepoli o colonnelli, altrimenti che senso ha????

Siamo quasi certi che queste iniziative, come per il passato,  siano assunte a livello locale, basta non leggere i comunicati della consulta per andare avanti secondo le proprie idee, del resto, a quanto se ne sa, non sono molti gli EPS che si preoccupano di divulgare apposite circolari/riunioni per spiegare le decisioni assunte in consulta anche alle proprie unità periferiche e che si accertino che queste siano recepite ed applicate.

Già in passato, in analoghe situazioni, mi sono sentito personalmente rispondere: "è vero, ma non si può generalizzare, si tratta di episodi localizzati e sporadici"  oppure " "vorrei vedere! se uno dei miei decide di fare una gara riservata ai nostri non sarò certamente io o la consulta ad impedirglielo" (non faccio nomi non per pavidità ma semplicemente perché non sono fondamentali allo scopo, potrebbe essere chiunque).

Come si vede, tanta , tanta dannosa ipocrisia, situazioni che fanno perdere fiducia nelle istituzioni, come diciamo da tempo, non basta creare regole e comunicati senza preoccuparsi della loro effettiva fattibilità, osservanza ed un minimo di autocontrollo interno, si va avanti sempre e solo con le "delazioni" di chi crede nelle cose fatte bene e/o  ha un qualche interesse personale ad evidenziare certe situazioni.

Chiediamo al mittente di tenerci aggiornati e se mai dovesse ricevere riscontri dalla consulta, facciamoli conoscere a tutti in modo che si rendano conto di come funzionano le cose. Quando ho iniziato l'attività del sito non avrei mai immaginato quanto del mio tempo avrei dovuto dedicare a questo genere cose,  lo faccio volentieri perché non trovo corretto che un manipoli di personaggi, a tutti i livelli,  possa guastare questo bel giocattolo nato come libero sfogo di una passione e che sta diventando sempre più occasione di business per molti e valvola di sfogo di frustrazioni per alcuni.

Con l'occasione vorrei però andare avanti nel discorso per fare  il punto sulle notizie frammentarie che riceviamo e che riguardano, per fortuna o purtroppo, solo alcuni territori.

ACSI: permane la lacunosa informazione ufficiale, auguriamoci che questo dipenda unicamente dalla lenta e progressiva ricostruzione del tessuto organizzativo del settore ciclismo. Nel contempo auguriamo anche che qualcuno si sia dato, o si stia dando, da fare per esaminare e sistemare le vicissitudini pregresse in materia di regolarizzazione delle posizioni burocratiche in seno al CONI (affiliazioni e iscrizione al registro), non va dimenticato che le tante asd ex UDACE erano arrivate in ACSI a tappe progressive(con assicurazioni verbali)nel ritrovarsi affiliate ACSI con procedure che, a suo tempo, avevamo già segnalato "improbabili", non tanto per rompere le scatole ad ACSI(che pure non poteva essere in buona fede) ma per allertare i tanti sprovveduti presidenti di ASD perchè si accertassero in proprio. Per chi lo ha fatto, ricordiamo che in modo ufficiale l'uff. CONI preposto ai controlli rispose chiaramente che CONI ed agenzia delle entrate avevano 5 anni di tempo per fare le verifiche e che in caso di anomalie riscontrate, la parte fuori norma veniva azzerata con tutte le conseguenze del caso, precisando che la stampa del certificato, di per se  non costituiva prova valida se conseguita con metodologie incomplete e non conformi. In quanto ai comitati commissariati abbiamo visto che per qualcuno si è provveduto a reintegrare e per altri, ufficialmente, continua il commissariamento "formale" , tuttavia,  nel concreto, nulla è cambiato in quanto ai "facenti funzioni".

CONSULTE TERRITORIALI: stanno nascendo e per fortuna in molte zone funzionano e si vede!! funzionano efficacemente perché costituite da persone  che hanno a cuore l'attività e che, sopratutto,  sono profondamente conoscitrici della materia con poche e semplici idee chiare; in altre zone, gli antichi retaggi mentali e la mancanza di chiarezza sui ruoli, sta procedendo a rilento ed avanza senza certezza che alla fine  si arrivi all'unanimità degli EPS operativi sul territorio, almeno fino a quando non si sarà fatta piazza pulita reale di quanti hanno vissuto male l'ultimo biennio. Purtroppo, al di la delle etichette, sono sempre gli uomini che agiscono e se al posto giusto c'è la persona sbagliata non c'è verso che se ne esca.

FEDERAZIONE, GARE CHIUSE e SECONDA SERIE: al momento FCI, all'apparenza, si preoccupa più che altro del settore Gran Fondo (per ovvi motivi) e del fuoristrada, la seconda serie non esiste e i calendari regionali di "garette" su strada sono quasi inesistenti; a parte Milano e Lombardia non si vede gran che in giro, per contro, a vario titolo, la federazione potrebbe veder lievitare il proprio numero di tesserati Master e cicloturistico. Oramai,  avendo raggiunto l'obiettivo delle gare "aperte", ci si può tesserare anche in FCI senza rischiare di non gareggiare(a parte i casi isolati ancora da sanare).

CONSULTA: un tavolo di lavoro tutto da verificare, questi primi anni di vita non sono stati un gran che di funzionalità, argomenti da porre sul tavolo ce ne sarebbero tanti, basta avere la voglia e la capacità di affrontare certi argomenti, basta saper ascoltare la base ed andare a verificare  sul campo le situazioni anteponendo gli interessi di organizzatori e praticanti a quelli degli enti e a quelli di facciata.

CIRCUITI DI GARE O CHALLENGE: ricominciano a pervenire segnalazioni secondo le quali, in alcune challenge di gare aperte, si stilano classifiche  progressive solo per tesserati del proprio ente. Un'idea tipicamente UDACINA di cui ci siamo già occupati in passato e che alcuni organizzatori ACSI (nonostante le esplicite direttive) si erano premurati di sconfessare pubblicamente (Varese-Como)in quanto regole insensate che vedevano i partecipanti tutti versare quote suppletive destinate alle premiazioni finali dalle quali erano poi esclusi se non tesserati ACSI. Sia chiaro che in casa propria ciascuno dovrebbe poter fare come crede se non esistono regolamenti specifici, qui però si tratta solo di buon senso e certe cose non ci sarebbe neppure bisogno di scriverle. Segnalo la cosa affinché, se è il caso, lo si regolamenti meglio a cura delle menti pensanti più raffinate.

EX DOPATI ed EX AGONISTI: dalle teorie ai fatti, valutiamoli dai dati concreti e poi si vedrà.

Coraggio signori, se ciascuno farà la propria parte tutti i nodi arriveranno al pettine e ricordate, se volete fare sport agonistico o cicloturistico regolamentato dovete darvi da fare per portare il vostro contributo, ingolfate la casella mail della consulta (segreteria@consultanazionaleciclismo.it  presidenza@consultanazionaleciclismo.it)e dei vostri responsabili di ente(come ha fatto, in questo caso, il mittente della segnalazione), gridate forte cosa vi da fastidio e come vorreste praticare al meglio il vostro  sport, smettetela di mugugnare in silenzio o solo sui social network, solo cosi vi renderete conto di persona. Se invece volete fare sport come liberi cittadini utilizzando le strade pubbliche dovrete solo preoccuparvi di avere un minimo di assicurazione  e ne guadagnerete sicuramente  in salute e divertimento, a meno che siate residenti in quelle poche isole felici dove il divertimento regolamentato  lo si condivide senza bisogno di aiuti esterni con altri appassionati come voi.

G.Brancaccio