ACSI SETTORE CICLISMO A RISCHIO?

01/02/2013

Prendo spunto da un articolo a firma Enrico Cavallini su Granfondo News per paventare anche da queste pagine un pericolo che potrebbe presentarsi a breve nel caso in cui il giovane presidente di ACSI Ciclismo non riuscirà a prendere le distanze da certe situazioni locali che continuano ad imperversare nel mondo amatoriale, situazioni che hanno sempre e solo la stessa matrice ormai da anni. Lasciamo come sempre al lettore la possibilità di farsi una propria opinione sui rischi che l'autore del servizio presenta e sulle possibili soluzioni, dal canto nostro, posso assicurare che la situazione è molto più grave di quanto descritta, ci sono già parecchie segnalazioni documentali da cui traspare la prevedibile  volontà di continuare con estemporanee "furbate" a raggirare i paletti, del proprio recinto, da parte di alcuni comitati "nominati" tra i quadri UDACE; abbiamo tutti apprezzato i buoni propositi e l'impegno profuso dal dott. Borgna e pensiamo che lui stesso sia in  buona fede, il guaio è che certamente neppure si immaginava di aver a che fare con certe "personalità" (e sono più d'una) dalle quali dovrà necessariamente prendere le distanze se non vorrà coinvolgere il proprio ente in sanzioni gravi a causa di pochi presunti "tecnici" di cui è stato costretto ad avvalersi sul territorio.

In parole povere: LA STORIA SI RIPETE ! è tempo che si intervenga definitivamente togliendo i paletti ed erigendo dei muri attorno a certe situazioni che nulla hanno più a che vedere con la nuova realtà del settore; ad onor del vero, va detto che ormai, in tutta Italia, sembra che i concetti condivisi abbiano preso il sopravvento sul tanto fumo sprigionato negli ultimi mesi, la sparuta minoranza che ancora si agita con i propri rigurgiti indipendentisti va messa alle corde e isolata, facendo loro comprendere meglio, unitamente ai loro seguaci che, al di fuori dell'ordinamento sportivo potranno trovare solo fastidi e guai seri e tutto questo perché? a che pro?

Se leggete in giro sul web vi accorgete che UDACE si fregia del fatto di non godere di finanziamenti pubblici e di avere sempre e comunque la migliore assicurazione; ebbene, ammesso e non concesso di prendere per buono tutto questo, ma PERCHE ' INSISTERE CON LE GARE CHIUSE? che c'entrano i praticanti con queste fisime personali?  perchè portare avanti questi  comportamenti contrari a ciò che vorrebbe finalmente realizzare  il nuovo settore ACSI CICLISMO??

Badate bene, per chi conosce la storia e le persone tutto questo non costituisce una sorpresa, si tratta di situazioni facilmente prevedibili, situazioni generate dalla carenza di onestà intellettuale, quindi, magari comprensibile ma non tollerabile ulteriormente, facciamo molto affidamento sul buon senso e la preparazione del responsabile ACSI Ciclismo e sulla fermezza dei membri della consulta per porre fine a questa "rappresentazione" che va avanti da troppo tempo, non è possibile lasciare altro spazio alla commistione  che ancora oggi si vuole occultare persino agli occhi del proprio EPS. Così non si va da nessuna parte, aspettiamoci  di tutto ma  auspichiamo che non si faccia di tutta l'erba un fascio, paghi chi deve pagare!!!!

G.Brancaccio