IMPORTANTE RIUNIONE FCI MILANO-MONZA
BRIANZA SUL CICLISMO AMATORIALE a cura di G. Brancaccio |
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GUARDA ANCHE IL COMMENTO DI GIANLUCA LONDONI SU"AMATORI LOMBARDIA" |
Milano, 20/01/2012
Il mondo amatoriale sta attraversando un periodo abbastanza travagliato, segno evidente che qualcosa non sta funzionando, la FCI Nazionale e Lombarda, al di la dei tanti proclami e dei vari incaricati, non ci sembra si sia mai data molto da fare per cercare di "comprendere" questo movimento, per restare alla situazione lombarda si può tranquillamente affermare, senza temere smentite, se il movimento è ancora in vita lo si deve unicamente alla perseveranza e buona volontà di alcuni personaggi che si sono fatti carico, con il loro interessamento, di mantenere accesa una piccola fiammella che ha consentito ad alcuni temerari di essere fedeli ad un loro ideale o, comunque, ad un loro specifico interesse.
Tutti questi enti interessati al ciclismo, si sono riuniti da anni in una Consulta Ciclistica Nazionale, un organismo nato con lo scopo dichiarato di normalizzare l' attività, un organismo che solo da un paio d'anni sembra aver finalmente imboccato la strada giusta adeguando il regolamento interno e costituendo apposite commissioni aventi come fine ultimo la normalizzazione, regolamentazione e il dialogo congiunto.
Preso atto della situazione generale, con l'elezione di Valter Cozzaglio alla presidenza del comitato di Milano, anche noi, come sito, abbiamo provato a sondare il terreno; visto che, ad ampio spettro non si cava un ragno dal buco, anzi, da parte di quasi tutti gli esponenti federali (ma anche da parte di molte ASD), il solo pronunciare della parola "amatori" innesca un senso di vomito (schiacciasassi, vene varicose, ed altri appellativi molto espliciti), volevamo capire se, almeno a livello locale, vi era la disponibilità ad inserire una qualche iniziativa per ridare un minimo di credibilità e vitalità al movimento specie ai tesserati stessi della FCI. Cozzaglio, coadiuvato da Gianluca Londoni, profondo conoscitore della realtà amatoriale Lombarda, ha aderito con entusiamo all'idea di potersi rendere untile anche per questo ramo trascurato del ciclismo, tanto più che, anche nel suo stesso comitato, il numero di tesserati di queste categorie era il 70% del totale e se si confrontava il rapporto tra i tesserati e l'attività, bisognava per forza provare un minimo di imbarazzo verso questi suoi affiliati. Sia chiaro che questi numeri non valgono solo per il comitato di Milano ma per l'intera regione e l'intero territorio nazionale, a Milano si è deciso di provare a fare qualcosa in perfetta autonomia nel rispetto delle regole esistenti. Nel 2011 si crea il gruppo di lavoro che riesce a coinvolgere 4 ASD Milanesi ed una Bergamasca: SC Rescaldinese, SC Buscatese, UC Canegratese, Team Breviario e ASD Martesana, un mini circuito di 5 gare per dare la possibilità a tutti gli interessati di testare le potenzialità del sistema federale milanese con l'intento primario di cancellare quella sensazione di repulsione verso questo tipo di attività; il tutto con un occhio di riguardo verso le altre manifestazioni amatoriali locali omni ente , non ha infatti senso intasare di gare le singole date, si è cercato di riempire dei vuoti lasciati dagli altri enti operativi sul territorio. A Gianluca Londoni è toccato il compito di approntare la parte informatica e il team per la gestione amministrativa, il tutto portato a costo zero per le ASD organizzatrici e per la federazione, le ASD organizzatrici sono già tutte abituate ai costi e ai regolamenti federali, quindi, apprendono con piacere l'esistenza della tassa d'iscrizione. Esperimento portato a termine con una premiazione finale curata dallo stesso Londoni e con il supporto della System Cars di Ambrogio Romanò (anche lui presidente di ASD e praticante), un'esperienza positiva che ha permesso di dimostrare che si può fare ciclismo amatoriale anche in ambito della federciclismo, basta avere le persone giuste al posto giusto; alla fine non serve l'intervento del papa per dire messa in una parrocchia qualunque, la metafora vuole solo significare che anche senza l'intervento dei massimi dirigenti si può fare attività utilizzando le regole vigenti e da qui estrapolare le palesi inadeguatezze; qualcuno deve pur cominciare, sperando che serva ! Non ci dilungheremo oltre in altri dettagli, desideriamo solo evidenziare come per tanti anni i tesserati FCI hanno quasi dovuto elemosinare di poter partecipare alle manifestazioni targate Udace, una realtà egemonica sul territorio che ha potuto dettare i ritmi in virtù del fatto di avere il monopolio del settore; da circa 6 anni la situazione locale è un tantino cambiata con l'avvento sulla scena di Valter Mariotti, un organizzatore brianzolo in aperto contrasto con l'Udace stessa ma anche con la FCI, un contrasto legato all'insofferenza di dover subire passivamente tutto quanto giudicato inadeguato da un organizzatore molto impegnato, alla fin fine l'attività concreta la fanno loro, gli organizzatori; passando di ente in ente Mariotti ha creato i presupposti per un ulteriore sbocco dedicato ai praticanti in generale, un'altra finestra aperta sul ciclismo fatto di libera circolazione dei tesserati. L'intervento dell'attività federale dovrebbe affiancarsi a quella degli enti ed è sicuramente aperta a tutti gli enti presenti in consulta.
Valter Cozzaglio e Davide Tagliabue hanno illustrato l'esperienza sollecitando altre ASD ad unirsi al gruppo, l'intendimento è quello di creare i presupposti per un dialogo con tutte le altre realtà locali creando una sorta di consulta locale multiente, una consulta fatta di persone senza preconcetti tesa ad organizzare al meglio i calendari in modo da non penalizzare nessuno o pochissimi organizzatori, categoria che in assoluto deve essere tutelata sotto qualsiasi bandiera operi. Con nostro immenso piacere abbiamo rilevato che la presenza di ASD è stato significativa e qualificata, qualificata anche la presenza si ospiti inattesi, vediamo il dettaglio:
DIRIGENTI VARI
Valter Cozzaglio (Presidente CP Milano FCI)
Davide Tagliabue (Responsabile Delegazione Monza-Brianza)
Fabrizio Ghisotti (Componente Delegazione Monza-Brianza)
Gino Scotti (responsabile settore Amatoriale FCI Lombardia )
Antonio Plachi (Responsabile Strada Pista SAN FCI)
Fabrizio Scaramuzzi (Presidente CP Milano Udace)
Renato Burato (delegato ACLI in Consulta)
ASD
Team Breviario (Famiglia Breviario) UC Canegratese (Claudio Frenati) SC Buscatese-Lemer (Mario Colombo) G.S. Cimbro – Casalese (Ermanno Berrini) U.S. Rescaldinese (Oreste Casati) GS Gorgonzola-Monti GS Pregnanese ASD Turbolento
Assenti giusticati AS Martesana e alcune altre asd con delega a Gianluca Londoni
Un altro aspetto emerso è la preparazione specifica dei giudici di gara verso per il settore, sono pochi i giudici di gara con esperienza diretta sul campo nelle gare amatoriali, non è possibile gestire i giudici solo numericamente, bisogna che nelle terne ci sia sempre almeno un componente di una certa esperienza specifica acquisita, si sono citati vari esempi, oltretutto, in sala era presente Ermanno Berini , uno che , oltre ad essere un giudice di gara nazionale è anche un apprezzato ed operoso organizzatore, ha narrato alcuni aneddoti al limite del ridicolo, la stessa cosa hanno fatto altri presenti ma tutti concordano che questo sia uno dei fattori da gestire meglio. I numeri sfornati da Cozzaglio hanno contribuito a far si di non
avere altri grossi buchi neri nella descrizione , la serata è
quindi proseguita Antonio Plachi ha confermato che la FCI continuerà ad essere presente in consulta per gestire con gli altri enti la normalizzazione del settore compreso i controlli antidoping, conferma che le loro gare sono e saranno sempre aperte a tutti i tesserati di enti presenti in consulta, a questo proposito, avendo il piacere di avere tra i presenti il signor Burato alcune ASD e noi stessi, abbiamo voluto capire meglio il significato di certi comunicati e interviste rilasciate dal presidente nazionale Udace a proposito di apertura gare e di polizze assicurative.
Dopo l'intervento di l'intervento del sig. Burato ho ritenuto per l'ennesima volta che fosse il caso di puntualizzare che Udace ha una propria assicurazione stipulata per poco più di 60.000 tesserati, la FCI ne ha 110.000, tra gli enti si va dai 300.000 agli oltre 1.200.000, come si fa a confrontare le polizze dal punto di vista del costo??
Sento in dovere di intervenire in prima persona: " ma scusa, ho capito bene, avete sentito tutti? il presidente Udace di Milano condizionerà le sue ASD nell'aprire le gare a tutti perché un organizzatore di altro ente offende lui e il suo ente?", risponde Scaramuzzi : "si è così, bisogna trovarsi in mezzo per capire, il personaggio mi telefona e mi dice se sono pronto a dialogare sul calendario, rispondo affermativamente e due giorni dopo mi trovo il suo calendario gia fatto e reso pubblico! a me sembra solo una presa in giro personale e niente più" ribatto: " capisco bene ed immagino certe situazioni, ciò che non capisco è perché tu, che sei investito di ruolo pubblico coinvolgi, di fatto, altra gente in vicende che dovrebbero essere personali, nelle tue scelte; ti dovresti prendere il buon Mariotti e te la sbrighi direttamente in privato o meglio in pubblico, perché pilotare le ASD per cose personali?" ed incalzo: "quindi, a questo punto, vorrei capire meglio , stasera si è parlato di consulta locale e di dialogo, nel caso tu venga rieletto presidente Udace a MIlano, come ti comporterai nel caso in cui il movimento di Mariotti approdasse al tavolo dei lavori con te e quanti altri riterranno di aderire?", risposta: " se sarò rieletto mi siederò al tavolo solo se, a nome dello CSAIn, non ci sarà Valter Mariotti ma Silvia Pollastri!" Inutile aggiungere che quest'ultima parte sarebbe forse stato meglio non citarla, per onore di cronaca la riporto anche perchè almeno 40 persone l'hanno udita, mi auguro che i fatti smentiscano le intenzioni, la sensazione dei presenti non è stata improntata all'ottimismo. A conclusione della serata, comunque molto costruttiva e partecipata, possiamo solo cercare di tirare un bilancio consuntivo; di fatto si è dato incarico a Gianluca Londoni di presentare una bozza di Calendario in funzione delle indicazioni emerse con il coinvolgimento di ASD di Varese, Milano, Como, Bergamo, il numero complessivo di manifestazioni dovrebbe più che raddoppiare se non triplicare, qualche data è già tassativa mentre la stragrande maggioranza è da definirsi sulla base delle indicazioni degli altri calendari o comitati; lo stesso Londoni ed il comitato si occuperanno del reperimento degli sponsor e l'intera gestione è affidata a Gianluca Londoni che si farò carico di trovare aiuto dove riterrà più opportuno e si adopererà per formare i nuovi collaboratori, le regole sono più o meno le stesse dello scorso anno con facoltà di decisione da parte delle ASD sulla divisione delle categorie e numero di partenze in funzione dei percorsi e del numero dei partenti. La parola d'ordine più importante è stata : DIALOGO; per il bene del ciclismo amatoriale è bene che torni un dialogo scevro da preconcetti, un ciclismo giocato con i fatti e non con le sole parole, un ciclismo che gradualmente emargini chi pensa ad un utilizzo solo ed esclusivamente personale di ruoli pubblici. Noi,come sito e testate collegate, collaboreremo alla diffusione degli eventi ove possibile con uomini e mezzi direttamente; ove non arriveremo ci appoggeremo al sito ufficiale www.amatorilombardia.it G.Brancaccio |
In una recente intervista il presidente nazionale Udace ha dichiarato che lo scorso anno, con i vecchi massimali, la compagnia assicuratrice ha dovuto sborsare ben 416.000 euro di risarcimento per gli incidenti mortali (16 casi)Si dice anche che per ogni tesserato 42 euro verranno integralmente versati alla compagnia assicuratrice. Ebbene, matematicamente, ammesso e non concesso che nel 2012 saranno ancora 60.000 i tesserati base, alla compagnia andranno ben 2.520.000 euro. Se i decessi si manterranno su questi livelli la compagnia dovrà sborsare 1.280.000 euro. Non aggiungo altro fate un pò voi i conti; chiaro che oltre a questi ci sono anche gli infortuni(sempre ammesso che si riesca a superare il cordone di sbarramento delle franchigie, delle rivalse e dei terzi tra loro). Mi chiedo, ma quanto ammonta un giusto compenso sul ricavo per la compagnia? e se quest'anno ci si potrà stare dentro con questi nuovi massimali, come mai gli scorsi anni si è fatta tanta fatica? Ma non è tutto, adesso provate a fare un'altro esercizio, anziché operare con il numero di tesserati Udace provate ad operare con i numeri di un medio ente di promozione 500.000, poi rifate il conto provando ad immaginare un costo tessera medio di 10 euro, ed ecco a voi esempio un ente LOW COST. Certe cose se le guardate a 360 gradi vi sveleranno tante curiosità e forse anche a voi sorgerà spontanea qualche domanda in più o qualche dubbio in meno. Si parla spesso e volentieri anche di contributi statali al CONI , quindi, alle federazioni e agli EPS, ma questi contributi sono elargiti dietro presentazione di : progetti, consuntivi e bilanci a fronte di un numero di tesserati e di una attività acclarata e multispecialità e non solo ciclismo. Quindi anche queste sono cose da prendere con le pinze e non genericamente buttate la. Ecco, meditate anche su questo e ponderate le vostre convinzioni, se si ha modo di essere democratici e aperti al dialogo forse si riuscirà ad avere un ciclismo amatoriale migliore |
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