CAMPIONATI DEL MONDO UCI  MASTER

Stavelot 10/11 Settembre

pagina a cura di ANDRREA MASCHERONI

 
   
Andrea e Michele Mascheroni, Soletti, Millerio, Biganzoli e Grandi ci raccontano la loro esperienza mondiale UCI; Ciclismoaltomilanese ha di questi amici , gente che non si limita a pedalare ma che dedica anche del tempo a raccontare delle gare a cui partecipa, primo fra tutti Andrea Mascheroni che lo fa quasi d'abitudine e che ha scelto di diventare collaboratore fisso del sito e che in tale veste ha ispiraato e curato l'intera  pagina.

Chi più di un atleta può descrivere meglio di altri la sua gara ? eccovi degli esempi con tanto di sensazioni personali.

Una curiosità, in qualche immagine appare la figura della CHAPERON, ben visibile a tutti e normalmente ben istruito sul suo ruolo istituzionale , cosa normalissima  nelle gare all'estero, anche in quelle amatoriali; nel caso vi capitasse di trovarne anche in Italia fateci avere la foto, il protocollare antidoping è unico in tutto il mondo e il Coni lo ha assunto integralmente anche da noi, però..........

G.Brancaccio

 

 

VISTA DA DENTRO by ANDREA MASCHERONI

 

 

Stavelot 11-09-2011

 

Quest’anno l’UCI ha voluto stravolgere tutto l’iter del Campionato del mondo con una nuova formula , a differenza del collaudatissimo circuito di ST. Jhoann, che per ben 16° anni organizzava il Mondiale Master, a mio giudizio in modo perfetto ed unico, mentre quello in Belgio, nonostante gli sforzi, non era all’altezza della competizione. Il percorso nervosissimo e viscido, ma soprattutto con un fondo stradale da terzo mondo, ha caratterizzato la gara, sicuramente strade tipiche dei luoghi ma, per noi italiani ,forse un po’ spiazzante. Le partenze, a mio giudizio, avrebbero dovuto essere scaglionate, lo sono state ma con distacchi talmente minimi che solo dopo 30 km i due gruppi si erano congiunti alterando sostanzialemnte  la gara. Anche questo un grosso errore organizzativo.

 

Veniamo alla gara quella del mattino dove partivano gli over 45 è stata vinta da Lattanzi Giovanni che, sentito subito dopo la gara, ha detto “ La strada è paurosa “ ! Complimenti a lui per la vittoria

La seconda partenza ha subito un  ritardo di 30 minuti ; dopo il ricongiungimento dei due gruppi la prima scrematura avviene sulla prima salita in programma, sulla quale scollinano in 50, ma è la secondo salita di 1,7 km con pendenza media del 13% che seleziona il gruppo inseguitore dalla fuga che poi si giocherà la gara. Infatti su questa salita fuoriescono in 11 i quali se ne andranno regolari, sull’ultima discesa prima della Stockeu se ne vanno in due “belgi” che prendono la mitica salita con 30” di vantaggio e arrivano all’arrivo dove Kristof Houben vince la gara e la cat. M30 primo degli italiano Dino Pittiglio giunto 7 assoluto e solo 4°- M35, complimenti per la grandissima gara, magica anche la gara di Wladimiro D’ascenzo che chiude con la vittoria nei giungendo 10° assoluto e 1°- M40 anche se caduto all’ultima curva “ovviamente sul Pavè”, non ultimo Colagè Stefano che conquista l’iride giungendo 13° assoluto e 1° cat. – M45 .

Una manifestazione che va sicuramente migliorata sulla base di quello che ho visto un lato positivo c’è, non faceva sicuramente caldo in gara !!

A.M.

 
 

DIARIO DI UN MONDIALE by IVANO SOLETTI

 

Dopo la qualificazione in Svizzera, io ed il mio amico Millerio ci siamo attivati subito per organizzare la trasferta in Belgio. Per fare in modo che il viaggio non fosse troppo stancante, lo abbiamo diviso in due parti. Siamo partiti di mercoledi’ sera dopo il lavoro ed abbiamo pernottato con le nostri consorti nei pressi di Strasburgo. Al mattino dopo siamo ripartiti verso le nove e siamo arrivati a Stavelot verso le 13

Pranzo veloce e fuori subito in bici a provare il percorso nonostante una fastidiosa pioggerella.

Ci siamo subito resi conto che non c’era un metro di pianura ed ai lati della strada principale si diramavano le famose cotes,stradine strette in salita spesso pavimentate in pave’.Abbiamo seguito le frecce ed abbiamo provato le ultime 4 cotes del percorso, alla fine siamo tornati in albergo fradici,stanchi ed un po’ preoccupati per le discese molto ripide che con la pioggia diventano viscide e pericolose.

Venerdi’ ancora allenamento sotto l’acqua. Sabato finalmente una bella giornata che ci dava morale.

Domenica mattina sveglia alle 6.30, il cielo e’sereno. Alle 8 siamo al ritrovo di partenza pronti per entrare in griglia quando improvvisamente il cielo si ingrigisce e gia’all’ora di partenza cadono le prime goccie.

Dopo 10 km.e’pioggia battente. La prima fase e’ di studio,nessuno prende l’iniziativa, poi all’attacco della prima salita il gruppo si sfilaccia un po’io sono davanti, non sento la fatica e comincio a montarmi un po’ la testa. Si arriva alla seconda cote (Brumes) questa ha dei tratti molto duri e viene fatta a forte velocita’ soffro ma tengo i primi. Si scollina in 20 circa. Intanto la pioggia aumenta di intensita’ ed alla terza cote(Wanne) il ritmo e’ troppo forte e mi stacco quasi in cima. Mi improvviso discesista e rischiando un po’ rientro poco prima del passaggio sotto l’arrivo a Stavelot.

Siamo in 16,tutti i migliori all’attacco della quarta cote (Haute Levee’) le gambe cominciano ad indurirsi, scollino con 100metri e devo chiudere il gap sul falsopiano successivo. Rientro dopo 4km. ma ho speso troppo e si attacca subito la quinta cote(Rosier).Mollo definitivamente e se ne vanno in 13.

Rimango da solo e mancano ancora la cote d’Aisomont e la terribile cote de Stockeu. Fortunatamente vengo raggiunto da 3 corridori, con loro e con tanta fatica superiamo le ultime 2 salite ed arriviamo all’arrivo. Chiudo cosi’ al 15 posto assoluto e 10 di categoria ma molto soddisfatto del piazzamento. Soddisfatto e’ anche Millerio che incontro tutto infreddolito dopo l’arrivo e che mi dice del suo 15 posto di categoria.

Una vera gara degna di un mondiale,una gara che non perdona,dove emergono veramente i corridori piu’ forti.

Personalmente ero al mio sesto mondiale consecutivo, ma questo era niente a che vedere con quello finora organizzato in Austria.

Purtroppo il tempo lo ha reso molto piu’duro di quanto non lo fosse gia’ ed anche le cadute in discesa sono state veramente tante.

Fortunatamente al pomeriggio per la gara dei piu’ giovani il tempo si e’ aperto e siamo andati a fare il tifo al duo del Team Kuota Grandi e Biganzoli che alla fine hanno chiuso rispettivamente con un onorevole ottavo e undicesimo posto.

Infine alle 17.30 partenza per l’Italia ed arrivo a casa in piena notte.

 

 

ONOREVOLE PRESTAZIONE DEI LOMBARDI NELLE RISPETTIVE FASCE

 

Grandi= ottavo

Soletti= decimo

Biganzoli= undicesimo

Millerio=quindicesimo

 

 

Vista da dentro di ENRICO BIGANZOLI e GUIDO GRANDI

 

Eccoci di rientro dalla trasferta Belga….

Cosa dire di un avventura iniziataVenerdì pomeriggio e terminata Domenica notte ???.....semplicemente Fantastica.

Questa è la definizione con la quale  il duo del Team Carimate Kuota: Enrico Biganzoli e Guido Grandi , descrivono il mondiale master UCI che si è svolto a Stavelot  nel cuore delle Ardenne Domenica 11 Settembre.

Un’ avventura  che è partita Venerdi  pomeriggio con un lungo trasferimento sino in Francia dove abbiamo pernottato e terminato nelle prime ore del Sabato in Stavelot e dove, dopo aver sistemato bagagli e "tifose" in albergo, ci siamo diretti sul percorso per una sgambata giusto per visionare gli ultimi 40 km del percorso .

Appena entrati sul percorso si respirava aria di mondiale, cartelli, segnaletiche,striscioni, atleti che come noi prendevano confidenza con le mitiche “Cote” e le classiche strade del Nord, pavè, strade strette etc.etc. Insomma tutto lasciava presagire che il giorno dopo ci sarebbe stato da “divertirsi… “  e fortunatamente almeno il sole ci dava la carica e la tranquillità di poter  fare una buona corsa.

La giornata di sabato è proseguita con la punzonatura, ultimo giro della parte finale della corsa per ricordarsi le discese, ultimi controlli alle bici poi cena e a letto con la carica giusta per affrontare un mondiale davvero super.

Il risveglio della Domenica mattina non è dei migliori….cielo plumbeo e acqua che minaccia di scendere sul percorso ed infatti a metà mattina durante le prime corse di giornata ove erano impegnati Ivano Soletti e Massimo Millerio del Team Alos Etica (complimenti anche a loro per la buona prestazione!) la pioggia inizia a cadere  incessantemente sino a mezzogiorno ed inizia a salire la tensione per il percorso che sarebbe diventato molto pericoloso.

Colazione, preparato borse, caricato bici e via al ritrovo di partenza: mentre corrono le altre categorie ci gustiamo il passaggio della corsa davanti ad un piatto di spaghetti nell’attesa che arrivi il nostro momento!

Ed eccoci, ore 14,  con 30 minuti di ritardo parte la corsa sotto un cielo nuvoloso. Per  fortuna la pioggia ha smesso di cadere e le strade  vanno migliorando, dopo 40 km di corsa vallonata e di forte andatura iniziano le prime cote…1,2,3,4,5,6,7 tutte racchiuse in 70km di corsa in un continuo su e giu’ senza attimi di respiro! Dopo la prima cote ci si riunisce con il gruppo che ci precedeva e con un po’ di caos dopo una discesa da brivido svolta a sx e altra impennata, salita breve ma con pendenze sempre superiori al 13-14% dove avviene la selezione….davanti si rimane in circa 30 corridori con Grandi e Biganzoli presenti.

Poi discesa e via si risale, il gruppetto si spacca in due vista l’alta andatura che c’è in testa alla corsa, davanti rimane Grandi  mentre Biganzoli insegue a pochi secondi….poi  passaggio sotto il traguardo dove inizia la salita piu’ impegnativa di giornata….3,8km con pendenze che non scendono mai sotto il 13/15% …e qui esplode la corsa scappano in cinque, Grandi segue in un gruppetto a 15” e Biganzoli appena dietro tenta un difficile rientro con tanta grinta!

La situazione rimane stabile sino alla penultima salita dove in testa rimane un gruppetto di 17 unità che si giocano la corsa comprendente Grandi….discesa affrontata senza problemi  svolta secca a dx  ed ecco la mazzata finale, la “Cote du Stockeu”….impressionante !!! …..1100m da paura pendenze che si spingono sino al 21% e per Grandi svaniscono tutti i sogni….a metà è costretto a mollare e salire regolare mentre in testa si scatena la bagarre….discesa velocissima e arrivo su pavè in mezzo ad un bagno di folla multi etnica che applaudiva ogni concorrente che giungeva al traguardo!!!   Grandi termina con un ottavo posto nella categoria  M3 vinta meritatamente da un altro Italiano Wladimiro d’Ascenzo mentre Biganzoli termina undicesimo nella categoria M2.

Doccia e rientro a casa durante la notte con il ricordo di aver preso parte ad una manifestazione davvero affascinante per il mondo degli amatori... correre in mezzo a corridori provenienti da tutti i continenti non ha prezzo, trovare sul percorso tifosi con bandiere di altre nazionalità ti da una sensazione di partecipare davvero ad un evento mondiale ma soprattutto la consapevolezza di cosa vuol dire correre sulle strade del nord …..!!!

Ed ora si riparte…..qualificazioni e se tutto ok ci ritenteremo nel 2012….

 

Guido & Enrico

 
 
PROVE A CRONOMETRO

 

STRADA