Un altro componente del Consiglio Nazionale Udace se ne va!
Constatavo, attraverso le comunicazioni ufficiali, la particolare sequenza di tutta questa vicenda.
Il 07/10 si dimette Biagio Saccoccio e il 12/10 si dimette anche Nevio Cipriani; Udace lo comunica ufficialmente il 17/11
21-23/10 Conferenza organizzativa Udace, si comunica ufficialmente il divorzio da Csain e si annuncia di aver "cambiato l'ente di riferimento" aderendo all'ACSI
12/11 ACSI si riunisce, accetta e rende ufficiale la richiesta di adesione di Udace
17/11 Udace comunica l'avvenuta accettazione da parte di ACSI
Probabilmente tutto questo è normale amministrazione, sta di fatto che qualche presidente di ASD apprende solo oggi che l'adesione ad ACSI era ancora da ratificare, tutto era dato per certo già in occasione della tre giorni di Riccione.
Alla fine, come consueto, ci si ritrova ad oltre metà novembre senza conoscere nel dettaglio le nuove regole per l'attività 2012(...un'UDACE sempre migliore....), in questo modo si condiziona non poco la volontà dei "meno volonterosi" tra i presidenti di ASD, ai quali, per tranquillità non resta che aderire di nuovo all'ACSI-UDACE fidandosi ciecamente, salvo poi scoprire nuovi artifizi vessatori che presumibilmente verranno ventilati di volta in volta a seconda delle persone e delle circostanze.
A questi presidenti vogliamo solo fare presente che , contrariamente a quanto indicato nel comunicato N° 22, non sarà UDACE ad iscrivere direttamente le ASD al registro CONI, bensì lo farà l'ente di riferimento, sempre che voi lo confermiate; verificate i requisiti, se avete più affiliazioni (http://registrosocietasportive.coni.it/images/stories/Il_Registro_in_pillole.pdf )
Ai presidenti di ASD che mi hanno chiesto un consiglio ho detto: "la prima regola per un bravo presidente è quella di fare gli interessi specifici dei sui affiliati, quindi, se gli affiliati, per motivi loro personali o preferenziali preferiscono gareggiare e mirare ai titoli ACSI, voi non avete altre scelte, tesserateli ACSI; ciò che vi chiedo e di limitare o azzerare le organizzazioni sotto questa egida, almeno fino a quando non avremo tutti chiaro le linee guida per il 2012 e l'atteggiamento di certi "baroni"; le alternative oggi ci sono, tutte queste invocazioni all'autonomia e indipendenza , tirate in ballo troppo spesso nei comunicati, non fanno intravedere nulla di buono se riferiti anche alla libera circolazione che tanto ci sta a cuore"
Staremo a vedere, il tempo ci dirà cosa bolle in pentola, di certo anche l'ACSI dovrà sedere in consulta e al momento i margini di manovra non sembrano essere molti rispetto a quanto già stabilito precedentemente.
G.Brancaccio
