UDACE, altre dimissioni dal Consiglio
Nazionale SI DIMETTE ANCHE IL CONSIGLIERE NAZIONALE NEVIO CIPRIANI Legnano, 13/10/2011 |
Il consigliere nazionale UDACE e CSAIN, Nevio Cipriani, ha rassegnato le proprie dimissioni, irrevocabili, da consigliere nazionale UDACE in data 12/10/2011. La notizia è ufficiale e l'abbiamo avuta dall'interessato. La motivazione è genericamente attribuita come una conseguenza diretta alle decisioni prese nell'ultima riunione del consiglio nazionale Non serve molta fantasia per immaginare che la motivazione principale sia legata alla decisione di rescindere l'accordo di collaborazione con lo CSAIN (vedi nostro servizio), per il momento limitiamoci a prendere atto della decisione e auspichiamo che nei prossimi giorni possano arrivare anche eventuali dettagli. Le dimissioni di Cipriani seguono di qualche giorno quelle dell'altro consigliere, o meglio, del vice presidente UDACE, Nicola Biagio Saccoccio(vedi nostro servizio) che avevamo anche commentato con delle nostre note. Che dire, chiaro che l'UDACE, evidentemente, non sta attraversando un buon momento al suo vertice, i numeri da soli non bastano, non conoscendo le oggettive motivazioni non possiamo fa altro che attendere i comunicati ufficiali o le dichiarazioni dei fuoriusciti. Certo che, se le dichiarazioni di parte UDACE sono simili a quelle pubblicate sul web (attenzione, non nel sito ufficiale ma su UDACE1, andavela a leggere), forse è meglio, a nostro PARERE, che tutti i presidenti di ASD si soffermino a riflettere. Nello scritto che vi abbiamo linkato, il presidentissimo Barberis si erge a paladino-tutore dell'onorabilità della UDACE e parla di "calunniatori", è evidente la confusione tra pulpito e predica!! comprendiamo la parte relativa all'uso del pubblico denaro, ma, non aggiungo altro; L'UDACE non è di certo proprietà del signor Barberis, bensì delle migliaia di praticanti appassionati e dirigenti di ASD, con questo intendiamo dire che il movimento potrebbe continuare a vivere, a nostro avviso, ed anche meglio, se tutte queste brave persone si convincessero che possono fare ciclismo anche in altro modo, sempre con le stesse persone che da sempre sono al loro fianco sul territorio, forse anche certe iniziative avrebbero evoluzioni diverse. UDACE negli anni ha acquisito tanta espèrienza e tanti favori in virtù del fatto che il settore è stato completamente "trascurato" dalla federazione, loro hanno altri mire; il compianto Luigi Leggeri se ne accorse è diede vita a questo gioiellino che ha tenuto conto di tutte le esigenze che arrivavano dalla base, è nata così una struttura idonea alla gestione sul campo con costi contenuti e tanta ..tanta partecipazione; un patrimonio consistente che ha indotto il presidente attuale a considerare "suo", trasferendolo armi e bagagli nello CSAIn senza neppure chiedere il parere degli interessati e senza un' adeguata informazione a 360 gradi. Poi qualcuno, fortunatamente, si è accorto dell'abuso ed ecco arrivare i primi paletti, si badi bene, paletti per il rientro nella legalità e non per limitarne l'autonomia, ed ecco arrivare i sospetti e le accuse. Mi chiedo, ma cosa sarebbe cambiato , per le società UDACE, se avessero continuato svolgere la loro attività senza avere un consiglio nazionale visto che l'UDACE aveva già dei propri rappresentanti nel consiglio nazionale CSAIn? serve per forza un presidente ed un consiglio di presidenza? comunque, forse è meglio così, quantomeno abbiamo scoperto che non tutte le persone sono disposte a sacrificare la loro dignità . E adesso aspettiamoci qualche altra dimissione, è logico, non puoi fare e poi informare a cose fatte, di solito si fa il contrario, però non tutte le colpe vanno addossate al presidente, lui ha potuto fare quello che gli è stato concesso di fare da una base silente, una base incurante di certe problematiche fino a quando non ci va a sbattere contro, basta avere una tessera per poter gareggiare e tutto il resto non conta nulla, quindi, bene ha fatto il presidente a disporre a sua sensazione e se lo lascerete fare continuerà come sempre. In realtà, il sistema attuale, in fotocopia, è già in atto anche in alcuni comitati provinciali, è logico che si guardi sempre i rifrimenti dall'alto, quindi non sarà facile scardinare il sistema ma non certo impossibile. Lo scenario che ci aspettiamo, indipendentemente dalle scelte del nuovo partner, e un'impennata nella crescita di associati alla UDACE, ma se non sarà così saprete tutti con chi prendervela , c'è di buono che le passate marachelle non vi provocheranno, quasi certamente, conseguenze sul piano amministrativo, stavolta però diamoci da fare per informarci al meglio senza credere all'"oracolo" Biagio Saccoccio ha già anticipato che lo CSAIn prosegue con l'attività ciclistica ed ha la determinazione necessaria per portare avanti il discorso conscio delle difficoltà esistenti sul breve periodo, per giudicare aspettiamo di poter vedere il "progetto" e i relativi costi. Salutiamo anche noi con favorevole compiacimento le dimissioni di Nevio Cipriani, come saprete il consigliere nazionale è sopratutto un ottimo organizzatore, un concreto, ed proprio di queste figure che il ciclismo ha bisogno, chi organizza ha ben chiari i bisogni delle ASD e dei tesserati. Nostro scopo è quello di informare in base ai fatti, tutto il resto sono "OPINIONI"che come talivvanno prese , solo il tempo ci darà modo di commentare in maniera documentale i nuovi fatti. G.Brancaccio |
.