INTERVISTA AD ANDREA MASCHERONI (cicloamatore FCI Lombardia) redazione: Dicembre 2010 |
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Ho sentito parlare di loro nel 2005, più o meno con la nascita del sito, li ho osservati da lontano, la loro vicenda ciclistica mi ha incuriosito, in pratica, due atleti vincenti venuti dal nulla e quindi sicuramente utilizzatori di alchimie, questa la "voce" ricorrente, ho voluto approfondire, si fa presto a crocefiggere un individuo; ho avvicinato i genitori, ho parlato con loro, mi hanno raccontato senza particolari remore la storia, in breve, dei due ragazzi, la loro vita, le loro abitudini e la grande amarezza per la situazione creatasi nell'ambiente, una situazione che di bocca in bocca è arrivata anche dove era logico che arrivasse. Ancora oggi, di tutto questo, riscontri oggettivi: ZERO. Poi ho incominciato a raccogliere le confidenze dei due ragazzi, l'amarezza, la rabbia ma anche la grinta e la volontà di chi vuole andare sempre alla ricerca dei limiti non ancora raggiunti, la cura del particolare e la determinazione nel voler dimostrare, con i fatti, le loro potenzialità incuranti del clima ostile facilmente palpabile, prima , durante e dopo le gare. Così scopri che Andrea ha una venerazione per il fratello minore Michele, lo considera atleticamente molto più forte di lui ma fatalmente più fragile ed ingenuo, non di rado capita di assistere a furiosi rimbrotti nel dopogara, rimbrotti che continuano per tutta la settimana, il cruccio di Andrea, a torto o a ragione è sempre il solito, "facciamo tanti sacrifici di tutti i tipi, non ultimo il tempo sottratto alle famiglie, non si possono buttare le gare in questo modo solo per ingenuità palesi", tutto questo la dice lunga sul modo di concepire la pratica del ciclismo amatoriale di Andrea, "o lo fai bene o vai a fare le passeggiate". Agonismo nel senso più stretto del termine, ovvero, agonismo dove chi vince arriva davanti a tutti gli altri, senza guardare il resto fatto di suddivisioni varie, quelle arrivano in seconda battuta, perché i regolamenti sono fatti così ma la soddisfazione é vera è quella di mettere la tua ruota davanti a quella degli altri. Fatta questa premessa, ho pensato di fare una chiacchierata "multimediale" con Andrea, nel frattempo lui è diventato un collaboratore abituale del sito e quindi conosce bene le regole, la chiacchierata ha lo scopo di completare il quadro di conoscenza personale e di commentare la stagione appena conclusa, una stagione ricca di risultati concreti e che solo le lacune ancora presenti, nell'organizzazione federale in ambito amatoriale, gli hanno impedito di vestire la maglia azzurra, sia su strada che in pista, ma l'interessato non se la prende più di tanto, "non mi vedono? non mi vogliono? alla fine certi risultati li conquisto con le "mie" gambe, se non indosso la maglia azzurra per me cambia poco, mi piacerebbe indossarla, però l'importante è sempre e soltanto arrivare davanti agli altri contendenti, questo è l'agonismo puro, il beneficio morale che ne deriva è solo mio e di chi mi sta accanto, se vincevo con la maglia azzurra il merito , probabilmente, diventava anche di altri" Nel 2011 i fratelli Mascheroni gareggeranno per il nuovo team Bike Evolution , "abbiamo pensato di entrare in questo gruppo creando una sezione staccata dal nucleo base principale" , l’idea è partita da Andrea sulla base della simpatia e conoscenza verso i due fratelli Perotti, Cristian l’ha raccolta e valutata. alla fine né è uscita una realtà che sarà affiliata alla FCI di Pavia. "Con la BASSOTOCE ho passato un ottimo periodo, anche da loro ho trovato un ambiente che mi ha agevolato al massimo, ma anche li abbiamo creato un gruppo a se stante con affiliazione alla FCI, un gruppo di cui facevamo parte solo io e Michele, spesso e volentieri si correva divisi ma quando si correva insieme il team era penalizzato dalla nostra diversa affiliazione con punteggi non cumulabili, del resto noi abbiamo esigenze particolari sia nella scelta dei percorsi che per il notevole decentramento della nostra residenza rispetto ai campi di gara, " continua Andrea, " il mio carattere mi spinge sempre alla ricerca di nuovi stimoli e nuove esperienze, il sodalizio con i Perotti è una nuova sfida tesa a portare il nostro microgruppo ad una gestione personalizzata nella scelta degli impegni comuni, una scelta che tenga conto delle esigenze del Team base, che ci ha già puntualizzando le indicazioni degli obiettivi che stanno loro a cuore, lasciando a noi atleti la gestione di tutto il resto, una squadra con 4 elementi credo sia un ottimo modello per gareggiare in gare con percorsi misti avendo buone possibilità di controllo e gestione della gara, se con i compagni sei in armonia e tutti si pedala allo stesso modo, hai buone possibilità di fare anche un risultato da poter condividere" La stagione appena terminata è stata un' annata memorabile, a partire dal Giro di Sardegna, assoluto vinto da Michele(primo in due tappe e una tappa ad Andrea), il quale ha vinto anche la GF Milano San Remo e 2° al Mondiale in Austria Master 1, il Campionato Regionale FCI strada , cronometro e l'Italiano Enti. inoltre , Il giro della provincia di Como vincendo tutte le tappe e tutte e due le classifiche. Andrea: vince il Campionato Italiano su pista nell’inseguimento, il Mondiale UDACE strada, Il Mondiale UCI in Austria Master 2, Il Mondiale UDACE Cronometro a squadre, Campionato Regionale a Cronometro e Italiano Enti.
Di seguito il contenuto della chiacchierata con Andrea:
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Io e mio fratello facciamo allenamenti che vanno dai 60 agli 80 km come massimo.
In effetti quello che sacrifico di più è il tempo che non trascorro con la mia famiglia, il lavoro riesco a gestirmelo facendo orari liberi . Per ora si concilia tutto alla perfezione poi si vedrà
Noi siamo sfavoriti dalla distanza alle gare che per noi è sempre notevole. Per il resto, credo come gli altri, i costi di gestione della bici e integratori; zuccheri e sali minerali.
Circa 200 km A/R come minimo.
In questi ultimi due anni Mariotti (ndr.ENDAS-Giroingiro-Fumarefamale)ha creato questo nuovo tipo di gare che sono l’ideale per mè, l’unica cosa è che, dal mio punti di vista, andrebbero aggiunti almeno due tre strappi brevi ma intensi , in pratica gare su percorsi come quelli del fiandre.
Io nella vita quando faccio qualcosa la faccio al massimo altrimenti lascio stare! Quando non riuscirò più ad allenarmi come adesso vedrò se continuare oppure fare solo i cicloturista.
Ma certo ! se non c'è altro! Io auspico che tutti gli enti si riuniscano in una gestione univoca delle gare Ciclo amatoriali, senza più scontri politici che creano solo incomprensioni per noi ciclo amatori.
Agonismo è gareggiare competere dando il massimo il meglio di mè stesso, con l’obbiettivo di vincere, o meglio, arrivare davanti agli altri.
Quest’anno 65 gare fatte, le vittorie assolute sono state 18
Finché uno ha voglia ed è in grado di farlo in modo decente.
MTB e pista
Le MF e GF sono belle ma richiedono una preparazione maggiore di quella che io riesco a fare, anche se quando sono in condizione riesco a parteciparvi con ottimi risultati. Le Randonnèe so cosa sono ma per ora non rientrano nelle mia ambizioni. Sono gare interessanti.
Leggo gli articoli sul sito. Non ho nessuno che gareggia e per il momento non so come rispondere alla domanda, tempo libero non ne ho più.
Adesso che abbiamo definito un po meglio la tua figura e le tue aspettative, entriamo in un altro ambito
Le GRANDI GARE, con i loro premi e la lunga distanza gestita come una gara elite!
Che è dotato di un grande fisico, si allena bene, e fa enormi sacrifici, ed è capace a correre tatticamente.
Che dire è normale essere controllati. Quando ci sono si fanno! Ritegno giusto farli, l’importante che ci siano regole chiare e vengano rispettate da tutti gli enti in eguale misura. E di conseguenza che le pene siano uguali per tutti e pene congrue all’attività Ciclo amatoriale. Io in tre anni ho effettuato 6 controlli anti Doping e tutti negativi, non ultimo al Mondiale UCI in Austria effettuato come quello delle gare dei professionisti. C’è da dire una cosa, che i prof. hanno i direttori sportivi, medici e quant’altro a loro supporto e controllo, noi amatori siamo soli.
mi spiego meglio, conosci i tuoi diritti, i tuoi doveri e le norme che regolamentano la regolamentano Si mi sono dovuto documentare per ovvi motivi.
Molti non sanno nemmeno che in Italia è reato penale
A mio giudizio no. Alcune sostante si trovano con i test istantanei che usano le forze dell’ordine
Io penso che è più facile che chi vince è solo più forte , scaltro e fortunato degli altri. Poi l’invidia fa diventare tutti DOPATI più facile dire che uno è pieno che dire che è più forte di tè.
Si equivalgono, in tutti gli ambienti anche in quello lavorativo ce ne sono molti! Io nella mia vita mi limito a seguire questa regola “ vivi e lascia vivere” sarebbe una regola che dovrebbero seguire in molti.
*imbecille [im-be-cìl-le] agg., s.
L' G.Brancaccio
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