Avviso il
visitatore occasionale che questa pagina non è facilmente comprensibile
a tutti, tutto questo è un lungo discorso dedicato a chi ha la fortuna,
la possibilità o la capacità di saper vedere un po più in la della punta
del suo naso e che già di suo vive certe situazioni, per chi non si
trova in questa situazione:
 
Per i nostri visitatori abituali e per chi
è comunque incuriosito ecco i pensieri ad alta voce del webmaster.
Ed
eccoci arrivati al momento dei bilanci e degli auguri, le feste di fine
anno portano l'unico periodo di relativa tranquillità dal
punto di vista del caricamento del sito: feste, premiazioni ,
presentazioni e pagine accessorie, la fanno da padrone,le gare
sono poche , non devi necessariamente "rincorrere gli eventi", ti
puoi permettere di dedicarti ad altro predisponendo il nuovo anno
e dedicarti alla riorganizzazione degli archivi.
Come primo atto vorrei ringraziare tutti i
collaboratori, solo se ci sei dentro ti puoi rendere conto di cosa
significhi alimentare un sito come il nostro; non essendo una
testata giornalistica vive grazie all'operosità e volontarietà di un
gruppo di persone fantastiche , un gruppo che in questi cinque anni ha
avuto i suoi avvicendamenti naturali legati alle variazioni di interesse
personale, un gruppo che conserva un nucleo storico motivato,
consolidato e "libero" da vincoli , un gruppo che può vivere solo grazie
alla pura e semplice "passione" attingendo alle risorse
economiche personali, così come normalmente avviene in migliaia di
situazioni di ASD, ciascuno con le proprie priorità e
disponibilità. Ciascuno mette la sua goccia che, unita alle altre,
riempie un bicchiere che di anno in anno consolida la propria posizione
tra i siti del settore e che nel tempo ha conservato la sua fisionomia
base di sito dedicato al ciclismo in generale con particolare riguardo a
quello giovanile e amatoriale, ma anche a tutte le altre figure che operano
costantemente nell'ombra il cui ruolo non è meno importante per la
sopravvivenza del ciclismo di ogni tipo. A questo punto dovrei citare
uno per uno questi magnifici personaggi che dedicano parte del loro
tempo libero a questo ruolo, , tempo rubato alla famiglia e allo svago
personale; ma non solo tempo, anche dispendio di quattrini, in alcuni
casi si tratta di vere e proprie trasferte al seguito di .....NESSUNO,
solo per la soddisfazione di esserci e riportare con proprio materiale.
Certo è abbastanza comprensibile seguire una gara come genitore o
parente al seguito di atleti, già che ci sei cerchi di fare anche
dell'altro, ma se la tua scelta è legata ad altro oppure lo fai solo per
evitare doppioni o accavallamenti con altro collaboratore il discorso
può essere diverso. Tutti comunque devono poi sbattersi per
selezionare e preparare il materiale raccolto( secondo i criteri
stabiliti da quel rompiscatole del webmaster) quindi.... altro tempo da
dedicare; meglio non chiedersi perché? per chi? se ti senti di
farlo e lo fai e basta!
Chiaramente le disponibilità e le
capacità non sono identiche per tutti, così ciascuno opera: "perché, come
, quando, dove, vuole" e se si sente di fare, una famiglia eterogenea che
produce qualcosa di utile al movimento e i riscontri sono sotto gli occhi
di tutti. Noi non possiamo e non vogliamo essere ovunque; quello che
facciamo deve, però, essere frutto del nostro lavoro, altrimenti che senso
ha?
Anche se sono parte in causa consentitemi
di dire ...UN GRUPPO FANTASTICO che accomuno senza distinzioni proprio
perché alla base di tutto c'è la passione comune; le capacità e le
possibilità individuali arrivano dopo.
Fatta questo necessario preambolo, vorrei
continuare le considerazioni personali ad alta voce gettando uno
sguardo sul 2010 che sta per finire, una serie di scelte individuali o
collettive che hanno costituito il nostro palinsesto.
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Il 2010 è
iniziato con la nostra
trasferta a Vò Euganeo per il campionato italiano Csain -Udace
di Ciclocross, una trasferta impegnativa ma fortemente voluta,
sapevamo che avevamo buone possibilità di poter raccontare le
buone prestazioni di un gruppo di atleti Lombardi, e infatti
ben cinque
titoli su dodici sono andati ad atleti lombardi, ma quello che
speravamo più di ogni altro era quello del nostro "folletto altomilanese", Emilio Caroni( senza nulla togliere a Davide Bertoni,
Lorenzo Bramati, Barbara Fanchini e Cristina Cortinovis), la vittoria
di Emilio era quella che lui e tutti noi aspettavamo da tanto tempo, una
vittoria che non era scontata ma tanto voluta, una commozione indescrivibile che ti ripaga
dei disagi della trasferta e del freddo accumulato. Ma la trasferta
in terra veneta ha dato anche altri frutti perchè abbiamo incontrato degli
organizzatori veramente appassionati che lavorano nell'ombra con con
i quali è bello e utile confrontarsi come il responsabile, sig. Agostino Temporin,
che ci ha agevolato in ogni esigenza operativa.Ma poi scopri che anche li,
purtroppo per loro, orbitano personaggi che, forse, non hanno
gli stessi intenti e che non si muovono solo per la passione , chiuso
capitolo, buono a sapersi.
-
nei mesi che seguono
si riapre il fronte delle iniziative di Valter Mariotti, un fronte che sembrava ormai
chiuso, ed è una riapertura che ci coglie impreparati, cerchiamo
così di
riorganizzarci per non abbandonare queste importanti iniziative, nel frattempo
abbiamo già iniziato a lavorare anche ad un altro progetto, quello che abbiamo
denominato
"Challenge Settegiorni-Ciclismoaltomilanese", un'idea abbastanza
semplice avente lo scopo di valorizzare il lavoro delle società
ciclistiche organizzatrici, una serie di 13 gare (poi diventate 12
per l'annullamento di una prova) che ci ha visto impegnati da Marzo
a Ottobre, per noi un impegno extra che alla fine ha dato i suoi
frutti e ci ha permesso di fare delle valutazioni sotto molteplici
aspetti e che, con opportuni aggiustamenti e se si verificheranno le
condizioni adatte, potrebbe anche ripetersi il prossimo anno. Anche in questo caso abbiamo avuto l'opportunità di
conoscere una persona, l'inafferrabile Maurizio Penati, responsabile
della redazione sportiva del network di Settegiorni (IN Network) che
ha sposato completamente le nostre idee , dedicando per ciascuna
delle gare ben tre pagine complete su tutte le testate del circuito,
pagine dedicate, alla cronaca sportiva, ma anche alla
conoscenza dei tanti personaggi che operano concretamente
all'interno di ogni gruppo sportivo. Ma con il network non ci si è
limitati a questo e ci siamo ripromessi di dedicare ampio spazio al
ciclismo in generale, singolare e meditata la scelta di dedicare alle gare
della categoria giovanissimi uno spazio a tutti i vincitori di
categoria , senza distinzione alcuna ( una scelta più unica che rara se si
tiene presente che di solito ci sono 6 o 12 immagini a corredo e
quindi serve tanto spazio). Ad integrazione di tutto questo
aggiungiamo che, per le società interessate, tutto questo"interessamento", così come avviene
per il sito, non ha comportato nessuna spesa
supplementare o raccomandazione particolare. L'unica discriminante è
stata la presenza di un nostro collaboratore alla gara ma questa
scelta, come ben sapete, ciascun collaboratore la fa in modo
autonomo in base alle proprie disponibilità. Questa esperienza ci ha
permesso di tastare il polso alle società organizzatrici e di
conoscere i vari staff dirigenziali nonché
il loro modo di ragionare ed operare. A dire il vero la situazione
ci è parsa migliore di quanto ci aspettavamo ma pur sempre con zone d'ombra
notevoli, Il denominatore comune è sempre una smisurata passione di
poche persone che riescono a trascinare interi gruppi; e sono proprio
queste persone che bisogna "coccolare" se si vuole che il ciclismo
giovanile non muoia perchè non ci vuole molto a demotivare una persona ed
una volta demotivate quelle poche persone puoi considerare chiusa
definitivamente una porta.
-
Abbiamo seguito
direttamente tutte le GRANDI GARE del
circuito "GIROINGIRO" ed indirettamente tutte le altre dello
stesso organizzatore.Ci siamo interessati da sempre a questo
circuito di gare amatoriali perché, di fatto, costituiscono l'unica
vera alternativa alle gare sotto l'egida dello CSAIn-Udace, (sia ben
chiaro,non per
antipatia verso queste ultime ma dovendo scegliere abbiamo puntato
sul nuovo; il consolidato va avanti comunque da solo o con l'aiuto
di altri siti). Le grandi gare sono un circuito di gare per atleti
evoluti, non solo atleticamente, bensi dal punto di vista
concettuale, gare in cui conta molto il supporto di una squadra e
conta molto l'idea di volersi misurare con tutto il gruppo,
indipendentemente dall'eta o dal risultato finale, perciò chi vince è
bravo, ma anche gli altri devono cercare al loro interno gli elementi di
soddisfazione: chi è contento per essere riuscito ad arrivare fino
in fondo, chi è soddisfatto per essersi classificato nei primi 5 o
10 , battuto da fior di corridori con precedenti nelle categorie
agonistiche della FCI. Gare che hanno una loro filosofia legata alla
necessità di esistere anche per chi proviene dal professionismo o
dal
dilettantismo, alle quali partecipano atleti che nessuno vorrebbe tra i piedi almeno per
qualche anno e che, per contro, qui hanno la possibilità di poter
gareggiare tra loro già da subito. Il criterio della manifesta superiorità qui non
esiste, lo dimostra il fatto che è molto difficile trovare lo stesso
vincitore per più gare. Unico neo è che queste gare sono sempre e
sicuramente, come li definisce qualcuno, gare "in perdita", nel
senso che non puoi sperare di coprire le spese con la sola quota
d'iscrizione. Ed ecco il grande merito di Valter Mariotti, l'aver
provato e l'aver accettato questo stato di cose subito dopo aver
fatto la prima esperienza. Del resto lui ha fatto semplicemente ciò
che fanno tutti gli organizzatori di gare giovanili
-dilettantistiche, dove chi organizza sa per certo di dover trovare
i quattrini in modo autonomo, quindi .....niente di nuovo, solo che in
ambito amatoriale questa logica non è recepita da tutti ed ecco il
perché della novità.
-
Altro grosso impegno
per il sito è stato il
Campionato Mondiale CSAIn di Buscate, la pertinenza geografica e
l'amicizia-stima verso gli organizzatori ci ha coinvolti
direttamente già dai mesi invernali cosi abbiamo dato il
nostro contributo nel dare visibilità alla manifestazione fungendo
da addetti stampa e sito ufficiale della manifestazione e mettendo a disposizione un corredo di
immagini di libero uso scaricabili dal sito. Come scritto all'inizio
è stato
un impegno preso in ossequio agli organizzatori e a tutti quanti
hanno dato il loro contributo per la realizzazione della due giorni Buscatese, una manifestazione che, al di la del titolo roboante
e discutibile, ha
visto alla partenza i migliori rappresentanti italiani multiente ed ha costituito un bell'esempio di efficienza
organizzativa e spettacolarità
difficilmente rilevabili in questo settore.
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A tutto questo vanno
aggiunti i rendiconti di altre manifestazioni, titolate e non
,seguite da uno dei nostri collaboratori, ed ecco l'elenco degli
artefici principali : Agneta
Nordgren, Valera Zamperini,Simona Moscatelli, Luca Cantoni,Valter Todaro, Angelo Mambretti, Luca
Galimberti, Agostino Rigamonti,
Gianni Castelli, Gianfranco Belloni, Enrico Borghetti, Mario Casero,
Davide e GB Brancaccio,Andrea Mascheroni, Giovanni Caruso, Angelo Maffezzoni, Gianluca
Londoni e Michele Pireddu finche ha potuto essere operativo. Per
capire il lavoro di tutte queste persone bisogna aver provato, il
sito vive con la loro dedizione , una libera
scelta che non ha mai portato nulla nelle loro tasche .
Inutile specificare che
per tutto quanto sopra esposto non ha generato aggravi di costi
alle società, il sito è
a disposizione gratuita di tutti, il problema sta solo nella
disponibilità e nelle scelte dei
collaboratori, in alternativa ci devono pensare le società a
cui fa piacere comparire nella nostra vetrina
Vorrei infine portare a
conoscenza delle riflessioni personali che possono anche non interessare
o non essere comprese ma che ritengo importanti sottolineare. Considerando che io stesso conosco
personalmente una buona fetta dei nostri visitatori, voglio aprire
quest'ultimo capitolo su constatazioni oggettive che ho vissuto
in questi primi 5 anni di vita del sito.
-
Ancora oggi c'è
gente , rari per la verità, che non hanno capito il nostro ruolo,
non hanno capito che noi non siamo una testata giornalistica ma
semplicemente un'associazione di persone che, operando a titolo
volontario, diffondono notizie e immagini legate al ciclismo , in
pratica ne più ne meno di una società ciclistica che anziché
organizzare gare o tesserare ciclisti, si occupa della divulgazione
di notizie scelte tra quante riusciamo a seguire direttamente o per
mezzo delle società organizzatrici. Oltre a questo diamo la
possibilità a TUTTI di avere spazio per la pubblicazione di pareri,
segnalazioni, proposte, lamentele, etc..purchè ci giungano con la
esplicita richiesta di pubblicazione e debitamente firmate. Tutto
questo ha lo scopo di dare visibilità al ciclismo ma anche, a chi se
la sente di manifestare il proprio pensiero. Per tali motivi, forse,
a volte,
risultiamo un pò ....come dire.... "scomodi". Nonostante ciò non abbiamo mai censurato nulla e
nessuno e quando è stato fatto è stato solo nei confronti di mail anonime,
volgari o impostate come comunicati stampa e non notizie oggettive.
Ad esempio è inutile segnalare la vittoria di un corridore( fosse
anche il titolo mondiale) bisogna informare su tutta la gara e
dare visibilità di una classifica completa, solo così trova spazio da noi( anche perché, in
quest'ultimo caso ci saranno già altri cento siti che ne parleranno
senza stare a guardare la forma, quindi noi non serviamo). Tutte le
società e molti addetti stampa questo lo sanno già, eppure
continuano ad arrivare al sito una montagna di comunicati stampa
inoltrati con mailing list che fanno tutte la stessa fine: vediamo
di che si tratta e poi....cestino! Capita anche di ricevere mail di
protesta relativa alle cronache di gara pubblicate, inesattezze
varie o omissioni; quasi sempre hanno ragione e in questi casi
giriamo la mail all'autore e attendiamo la sua rettifica. Il
webmaster non modifica il testo dell'autore; a tale proposito io
consiglio sempre a quanti si cementano nella cronaca di essere
estremamente oggettivi e sopratutto di riferire eventi a cui hanno
assistito, altrimenti, dal mio punto di vista, è meglio mettere
sempre e solo le classifiche e le foto.
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In Italia,
dati ufficiali,a fronte
di un numero di praticanti il ciclismo a tutti i livelli, ci sono
poco meno di
10.000
ciclisti agonisti di tutte le categorie, dai giovanissimi agli
elite, l'insieme di questi ragazzi e ragazze rappresenta meno del
15% del totale dei tesserati FCI, se a
quel
totale aggiungiamo tutti i tesserati Federali e quelli degli enti di
promozione sportiva, questa percentuale scende al di sotto del
5%. Aggiungiamo inoltre la pubblicità
negativa derivata al ciclismo dalle campagne antidoping da parte di
tutti i media, campagne che nei contenuti sono sacrosante ma che
puntualità e modalità esasperano le notizie
facendo pensare
che solo il ciclismo sia lo sport sporco(
immaginatevi cosa possono pensare del ciclismo i genitori che hanno
un figlio che vuole avvicinarsi a questo sport!!!). Con l'innesto di ragazzi di famiglie straniere, forse si
riesce a mantenere l'attuale livello di agonisti giovanili o
olimpici ma tutto il resto è cicloturismo o cicloamatori.
Questi sono i dati di fatto su cui riflettere , specie da parte di
chi ha in mano le redini del ciclismo; lascio al
lettore le conclusioni, .
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A livello amatoriale
ci sono parecchi enti che si occupano di ciclismo, tutti enti
riconosciuti dal CONI cui fanno capo per quanto attiene l'attività
sportiva, da diversi anni è attiva una
"consulta ciclistica nazionale"
a tale organismo, da anni, pur aderendovi , non partecipava lo Csain (Udace), nel
corso del corrente anno, anche questo ente ha ripreso a frequentare
questa istituzione, un'istituzione che dovrebbe avere lo scopo di
uniformare l'attività fissando dei punti base per facilitare la
libera circolazione di tutti i tesserati sul territorio
nazionale, omogeneizzando le polizze assicurative minime, come primo obiettivo,
ma anche attivando uno scambio di informazioni per quanto attiene i
provvedimenti disciplinari in materia di doping. Oltre a questo ci
sono altri particolari accordi relativamente a gare nazionali
dedicati a categorie professionali, arti o mestieri e lo sviluppo di
questa importante organismo non ha praticamente limiti sempre nel
rispetto delle singole autonomie. Auguriamoci che la cosa prosegua e
continui ad emanare decisioni comuni che possano agevolare la
passione dei praticanti e gli organizzatori. Certo, solo chi conosce la
situazione da cui si proviene può capire al meglio queste cose .
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Sempre a livello
amatoriale, nel corso dell'anno è arrivata anche la notizia
che la UDACE CSAIn diventerà CSAIN sez. UDACE. Non è solo un gioco
di sigle, dovrebbe trattarsi di importanti modifiche amministrative
ed organizzative che potrebbero porre fine a situazioni
anomale che erano sotto gli occhi di tutti e che anche noi abbiamo
contribuito a rendere note. Non entriamo nel merito dei motivi che
hanno portato finalmente a questo aggiustamento, ci basti sapere che
l'ente egemonizzante nel settore amatoriale dovrebbe poter correre
ad armi pari con tutti gli altri enti: tra tutti la discriminante
dovrebbe, ormai, essere solo una questione di bontà del
prodotto offerto e di preferenze del singolo praticante. Usiamo il
condizionale solo perché trattandosi di aggiornamenti recentissimi
non è ancora ben chiaro come si esplica la cosa e se sopratutto
verranno soppressi inutili doppioni. Il mio personale pensiero è:
tesseratevi dove credete opportuno , ma poi andate a gareggiare dove
siete più comodi o dove il prodotto è migliore, una volta liberi di
correre ovunque, poi potrete anche affiliarvi altrove se le
condizioni saranno più favorevoli.
-
Dello stato federale
abbiamo già detto, i numeri sono quelli, ma i dati dicono anche che il
grande calderone della FCI produce bilanci sempre più in rosso. Non
saprei indicare i motivi, basterebbe andare a leggere nei bilanci e
poterci capire qualcosa di più, ma fino a quando può durare ? in
quei bilanci c'è anche una parte di denaro pubblico e se quel
rubinetto si chiude che succede al nostro ciclismo? non c'è
proprio verso di risparmiare da qualche parte? non sono problemi dei
praticanti ma se ci saranno conseguenze saranno loro a farne le
spese. In ogni ASD c'è chi si occupa di gestione economica e se non
ci sono quattrini si taglia o si usano i soldi dei soci. In ogni
comitato provinciale, regionale ci sono rappresentanti eletti
dalle ASD, quindi gente abituata a gestirsi anche in questo, quindi
auguriamoci che anche qui ciascuno porti il suo contributo
Chiudo questa lunga e
noiosa esposizione formulando alcuni auspici, diciamo, alcuni aspetti de
"il ciclismo che vorrei" come augurio per quanti
ancora operano :
-
che la carta dei
diritti del "bambino nello sport "venisse
realmente realizzata anche per i mini ciclisti, ricordando che lo
sviluppo fisiologico dei ragazzi non termina con la categorie
giovanissimi e che per tale motivo chi ha masticato amaro da piccolo
potrebbe prendersi delle belle rivincite in età adulta e, per
contro, chi ha stravinto potrebbe anche trovarsi in condizione di
faticare molto di più senza raccogliere risultati.
-
che qualcuno
provveda a far sparire dal nostro mondo tutti i parassiti con
cariche operative senza che ne abbiano le capacità o le doti morali,
ma che, sopratutto, chi deve "governare o dirigere", ad ogni livello,
operi per il ciclismo e non per la sua poltrona, operando senza mai
abusare impropriamente della carica che ricopre
-
che la giustizia
ordinaria arrivi a fare pulizia tra quanti, per lucro, usano il
ciclismo come mercato di farmaci
-
che tutti gli
operatori di ogni settore, abituati a lavorare dietro le quinte,
possano essere ricordati dai fruitori, almeno con un grazie
-
che si prenda atto
che gli organizzatori di gare ciclistiche debbano avere maggior
considerazione da parte di tutti, atleti , federazione o enti
-
che i cicloamatori
di tutti gli enti o federazione prendano coscienza del loro peso e
portino il loro contributo alla gestione delle loro attività, i
numeri complessivi stanno dalla loro parte
-
che chi è già nel
ciclismo ed opera in modo propositivo, possa mantenere integra la
sua fiducia anche quando le apparenze possono deprimere
-
che certe
"clientele" cessino di esistere, possibilmente ritorcendosi contro
chi le ha create o agevolate
-
che ciascuno possa
avere, per sè, il ciclismo che preferisce senza dimenticare i
diritti degli altri
-
che i loschi figuri
che si aggirano ai ritrovi delle manifestazioni facendo man
bassa nelle auto in sosta vengano finalmente pescati e
consegnati alle forze dell'ordine
nel chiedere scusa al
lettore per la lunghissima esposizione, mi auguro che il venire a
conoscenza di certe realtà possa stimolare chi può; ciascuno guardi
meglio dentro se stesso cercando di giudicarsi, così come cerco di fare
io stesso e se è convinto di operare per un ciclismo migliore proceda
senza riserve, altrimenti .....si ponga il problema, cercando di andare in
quella direzione. Tutti noi, nel ciclismo ma anche nella vita siamo
portati a curare il nostro orticello; questo in alcuni casi è
consigliabile, ma per fare il ciclismo con meno ingiustizie ci vuole il
contributo di tutti.
TANTI AUGURI A TUTTI
G.BRANCACCIO


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