Il nostro 2010 e

 

i nostri AUGURI per il 2011

Avviso  il visitatore occasionale che questa pagina non è facilmente comprensibile a tutti, tutto questo è un lungo discorso dedicato a chi ha la fortuna, la possibilità o la capacità di saper vedere un po più in la della punta del suo naso e che già di suo vive certe situazioni, per chi non si trova in questa situazione:

Per i nostri visitatori abituali e per chi è comunque incuriosito ecco i pensieri ad alta voce del webmaster.

Ed eccoci arrivati al momento dei bilanci e degli auguri, le feste di fine anno portano l'unico  periodo di relativa  tranquillità dal punto di vista del caricamento del sito:  feste, premiazioni , presentazioni e pagine accessorie, la fanno da padrone,le gare  sono poche , non devi necessariamente  "rincorrere gli eventi", ti puoi permettere di dedicarti ad altro predisponendo il nuovo anno  e dedicarti alla riorganizzazione degli archivi.

Come primo atto vorrei ringraziare tutti i collaboratori, solo se ci sei dentro ti puoi rendere conto di cosa significhi alimentare un sito come il nostro; non essendo una testata giornalistica vive grazie all'operosità e volontarietà di un gruppo di persone fantastiche , un gruppo che in questi cinque anni ha avuto i suoi avvicendamenti naturali legati alle variazioni di interesse personale, un gruppo che conserva un nucleo storico motivato, consolidato e "libero" da vincoli , un gruppo che può vivere solo grazie alla pura e semplice "passione" attingendo alle risorse economiche personali, così come normalmente avviene in migliaia di situazioni di ASD, ciascuno con le proprie priorità e disponibilità. Ciascuno mette la sua goccia che, unita alle altre, riempie un bicchiere che di anno in anno consolida la propria posizione tra i siti del settore e che nel tempo ha conservato la sua fisionomia base di sito dedicato al ciclismo in generale con particolare riguardo a quello giovanile e amatoriale, ma  anche a tutte le altre figure che operano costantemente nell'ombra il cui ruolo non è meno importante per la sopravvivenza del ciclismo di ogni tipo. A questo punto dovrei citare uno per uno questi magnifici personaggi che dedicano parte del loro tempo libero a questo ruolo, , tempo rubato alla famiglia e allo svago personale; ma non solo tempo, anche dispendio di quattrini, in alcuni casi si tratta di vere e proprie trasferte al seguito di .....NESSUNO, solo per la soddisfazione di esserci e riportare con proprio materiale. Certo è abbastanza comprensibile seguire una gara come genitore o parente al seguito di atleti, già che ci sei cerchi di fare anche dell'altro, ma se la tua scelta è legata ad altro oppure lo fai solo per evitare doppioni o accavallamenti con altro collaboratore il discorso può essere diverso.  Tutti comunque devono poi sbattersi per selezionare e preparare il materiale raccolto( secondo i criteri stabiliti da quel rompiscatole del webmaster) quindi.... altro tempo da dedicare; meglio non chiedersi perché? per chi?  se ti senti di farlo e lo fai e basta!

Chiaramente  le disponibilità e le capacità non sono identiche per tutti, così ciascuno opera: "perché,  come , quando, dove, vuole" e se si sente di fare, una famiglia eterogenea che produce qualcosa di utile al movimento e i riscontri sono sotto gli occhi di tutti. Noi non possiamo e non vogliamo essere ovunque; quello che facciamo deve, però, essere frutto del nostro lavoro, altrimenti che senso ha?

Anche se sono parte in causa consentitemi di dire ...UN GRUPPO FANTASTICO che accomuno senza distinzioni proprio perché alla base di tutto c'è la passione comune; le capacità e le possibilità individuali arrivano dopo.

 

Fatta questo necessario preambolo, vorrei continuare  le considerazioni personali ad alta voce gettando uno sguardo sul 2010 che sta per finire, una serie di scelte individuali o collettive che hanno costituito il nostro palinsesto.

  •  Il 2010 è iniziato con la nostra trasferta a Vò Euganeo per il campionato italiano Csain -Udace di Ciclocross, una trasferta impegnativa ma fortemente voluta, sapevamo che avevamo buone possibilità di poter raccontare le buone prestazioni di un gruppo di atleti Lombardi,  e infatti ben cinque titoli su dodici sono andati ad atleti lombardi, ma quello che speravamo più di ogni altro era quello del nostro "folletto altomilanese", Emilio Caroni( senza nulla togliere a Davide Bertoni, Lorenzo Bramati, Barbara Fanchini e Cristina Cortinovis), la vittoria di Emilio era quella che lui e tutti noi aspettavamo da tanto tempo, una vittoria che non era scontata ma tanto voluta, una commozione indescrivibile che ti ripaga dei disagi della trasferta e del freddo accumulato. Ma la trasferta in terra veneta ha dato anche altri frutti perchè abbiamo incontrato degli organizzatori veramente appassionati che lavorano nell'ombra con con i quali è bello e utile confrontarsi come  il responsabile, sig. Agostino Temporin,  che ci ha agevolato in ogni esigenza operativa.Ma poi scopri che anche li, purtroppo per loro, orbitano personaggi che, forse,  non hanno gli stessi intenti e che non si muovono solo per la passione , chiuso capitolo, buono a sapersi.

  • nei mesi che seguono si riapre il fronte delle iniziative di Valter Mariotti, un fronte che sembrava ormai chiuso, ed è una riapertura che ci coglie impreparati, cerchiamo così di riorganizzarci per non abbandonare queste importanti iniziative, nel frattempo  abbiamo già iniziato a lavorare  anche ad un altro progetto, quello che abbiamo denominato "Challenge Settegiorni-Ciclismoaltomilanese", un'idea abbastanza semplice avente lo scopo di valorizzare il lavoro delle società ciclistiche organizzatrici, una serie di 13 gare (poi diventate 12 per l'annullamento di una prova) che ci ha visto impegnati da Marzo a Ottobre, per noi un impegno extra che alla fine ha dato i suoi frutti e ci ha permesso di fare delle valutazioni sotto molteplici aspetti e che, con opportuni aggiustamenti e se si verificheranno le condizioni adatte, potrebbe anche ripetersi il prossimo anno. Anche in questo caso abbiamo avuto l'opportunità di conoscere una persona, l'inafferrabile Maurizio Penati, responsabile della redazione sportiva del network di Settegiorni (IN Network) che ha sposato completamente le nostre idee , dedicando per ciascuna delle gare ben tre pagine complete su tutte le testate del circuito, pagine dedicate,  alla cronaca sportiva, ma anche  alla conoscenza dei tanti personaggi che operano concretamente all'interno di ogni gruppo sportivo. Ma con il network non ci si è limitati a questo e ci siamo ripromessi di dedicare ampio spazio al ciclismo in generale, singolare e meditata la scelta di dedicare alle gare della categoria giovanissimi uno spazio a tutti i vincitori di categoria , senza distinzione alcuna ( una scelta più unica che rara se si tiene presente che di solito ci sono 6 o 12 immagini a corredo e quindi serve tanto spazio). Ad integrazione di tutto questo aggiungiamo che, per le società interessate, tutto questo"interessamento", così come avviene per il sito,  non ha comportato nessuna spesa supplementare o raccomandazione particolare. L'unica discriminante è stata la presenza di un nostro collaboratore alla gara ma  questa scelta, come ben sapete, ciascun collaboratore la fa  in modo autonomo in base alle proprie disponibilità. Questa esperienza ci ha permesso di tastare il polso alle società organizzatrici e di conoscere i vari staff dirigenziali nonché  il loro modo di ragionare ed operare. A  dire il vero la situazione ci è parsa migliore di quanto ci aspettavamo ma pur sempre con zone d'ombra notevoli, Il denominatore comune è sempre una smisurata passione di poche persone che riescono a trascinare interi gruppi; e sono proprio queste persone che bisogna "coccolare" se si vuole che il ciclismo giovanile non muoia perchè non ci vuole molto a demotivare una persona ed una volta demotivate quelle poche persone puoi considerare chiusa definitivamente una porta.

  • Abbiamo seguito  direttamente tutte le GRANDI GARE del circuito "GIROINGIRO" ed indirettamente tutte le altre dello stesso organizzatore.Ci siamo interessati da sempre a questo circuito di gare amatoriali perché, di fatto, costituiscono l'unica vera alternativa alle gare sotto l'egida dello CSAIn-Udace, (sia ben chiaro,non per antipatia verso queste ultime ma dovendo scegliere abbiamo puntato sul nuovo; il consolidato va avanti comunque da solo o con l'aiuto di altri siti). Le grandi gare sono un circuito di gare per atleti evoluti,  non solo atleticamente, bensi dal punto di vista concettuale, gare in cui conta molto il supporto di una squadra e conta molto l'idea di volersi misurare con tutto il gruppo, indipendentemente dall'eta o dal risultato finale, perciò chi vince è bravo, ma anche gli altri devono cercare al loro interno  gli elementi di soddisfazione: chi è contento per essere riuscito ad arrivare fino in fondo, chi è soddisfatto per essersi classificato nei primi 5 o 10 , battuto da fior di corridori con precedenti nelle categorie agonistiche della FCI. Gare che hanno una loro filosofia legata alla necessità di esistere anche per chi proviene dal professionismo o dal  dilettantismo,  alle quali partecipano atleti che nessuno vorrebbe tra i piedi almeno per qualche anno e che, per contro, qui hanno la possibilità di poter gareggiare tra loro già da subito. Il criterio della  manifesta superiorità qui non esiste, lo dimostra il fatto    che è molto difficile trovare lo stesso vincitore per più gare. Unico neo è che queste gare sono sempre e sicuramente, come li definisce qualcuno, gare  "in perdita", nel senso che non puoi sperare di coprire le spese con la sola quota d'iscrizione. Ed ecco il grande merito di Valter Mariotti, l'aver provato e l'aver accettato questo stato di cose subito dopo aver fatto la prima esperienza. Del resto lui ha fatto semplicemente ciò che fanno tutti gli organizzatori di gare giovanili -dilettantistiche, dove chi organizza sa per certo di dover trovare i quattrini in modo autonomo, quindi .....niente di nuovo, solo che in ambito amatoriale questa logica non è recepita da tutti ed ecco il perché della novità.

  • Altro grosso impegno per il sito è stato il Campionato Mondiale CSAIn di Buscate, la pertinenza geografica e l'amicizia-stima verso gli organizzatori ci ha coinvolti direttamente già dai mesi invernali cosi  abbiamo dato il nostro contributo nel dare visibilità alla manifestazione fungendo da addetti stampa e sito ufficiale della manifestazione e mettendo  a disposizione un corredo di immagini di libero uso scaricabili dal sito. Come scritto all'inizio è stato  un impegno preso in ossequio agli organizzatori e a tutti quanti hanno dato il loro contributo per la realizzazione della due giorni Buscatese, una manifestazione che, al di la del titolo roboante e discutibile, ha visto alla partenza i migliori rappresentanti italiani multiente ed  ha costituito un bell'esempio di efficienza organizzativa e spettacolarità difficilmente rilevabili in questo settore.

  • A tutto questo vanno aggiunti i rendiconti di altre manifestazioni, titolate e non ,seguite da uno dei nostri collaboratori, ed ecco l'elenco degli artefici principali :  Agneta Nordgren, Valera Zamperini,Simona Moscatelli, Luca Cantoni,Valter Todaro, Angelo Mambretti, Luca Galimberti,  Agostino Rigamonti,  Gianni Castelli, Gianfranco Belloni, Enrico Borghetti, Mario Casero, Davide e GB Brancaccio,Andrea Mascheroni, Giovanni Caruso, Angelo Maffezzoni, Gianluca Londoni e Michele Pireddu finche ha potuto essere operativo. Per capire il lavoro di tutte queste persone bisogna aver provato, il sito vive con la loro dedizione , una libera scelta che non ha mai portato nulla nelle loro tasche .

Inutile specificare che per tutto quanto sopra esposto non ha generato aggravi di costi   alle società, il sito è a disposizione gratuita di tutti, il problema sta solo nella disponibilità e nelle  scelte   dei collaboratori, in alternativa  ci devono pensare le società a cui fa piacere comparire nella nostra vetrina

Vorrei infine portare a conoscenza delle riflessioni personali che possono anche non interessare o non essere comprese ma che ritengo importanti sottolineare. Considerando che  io stesso conosco personalmente una buona fetta dei nostri visitatori, voglio aprire quest'ultimo capitolo su constatazioni oggettive che ho vissuto in questi primi 5 anni di vita del sito.

  • Ancora oggi c'è gente , rari per la verità, che non hanno capito il nostro ruolo, non hanno capito che noi non siamo una testata giornalistica ma semplicemente un'associazione di persone che, operando a titolo volontario, diffondono notizie e immagini legate al ciclismo , in pratica ne più ne meno di una società ciclistica che anziché organizzare gare o tesserare ciclisti, si occupa della divulgazione di notizie scelte tra quante riusciamo a seguire direttamente o per mezzo delle società organizzatrici. Oltre a questo diamo la possibilità a TUTTI di avere spazio per la pubblicazione di pareri, segnalazioni, proposte, lamentele, etc..purchè ci giungano con la esplicita richiesta di pubblicazione e debitamente firmate. Tutto questo ha lo scopo di dare visibilità al ciclismo ma anche,  a chi se la sente di manifestare il proprio pensiero. Per tali motivi, forse, a volte,  risultiamo un pò ....come dire.... "scomodi". Nonostante ciò  non abbiamo mai censurato nulla e nessuno e  quando è stato fatto è stato solo nei confronti di   mail anonime, volgari o impostate come comunicati stampa e non notizie oggettive. Ad esempio è inutile segnalare la vittoria di un corridore( fosse anche il titolo mondiale) bisogna informare su tutta  la gara e dare visibilità di una classifica completa, solo così trova spazio da noi( anche perché, in quest'ultimo caso ci saranno già altri cento siti che ne parleranno senza stare a guardare la forma, quindi noi non serviamo). Tutte le società e molti addetti stampa questo lo sanno già, eppure continuano ad arrivare al sito una montagna di comunicati stampa inoltrati con mailing list che fanno tutte la stessa fine: vediamo di che si tratta e poi....cestino! Capita anche di ricevere mail di protesta relativa alle cronache di gara pubblicate, inesattezze varie o omissioni; quasi sempre hanno ragione e in questi casi giriamo la mail all'autore e attendiamo la sua rettifica. Il webmaster non modifica il testo dell'autore; a tale proposito io consiglio sempre a quanti si cementano nella cronaca di essere estremamente oggettivi e sopratutto di riferire eventi a cui hanno assistito, altrimenti, dal mio punto di vista, è meglio mettere sempre e solo le classifiche e le foto.

  • In Italia, dati ufficiali,a fronte di un numero di praticanti il ciclismo a tutti i livelli, ci sono poco meno di 10.000 ciclisti agonisti di tutte le categorie, dai giovanissimi agli elite, l'insieme di questi ragazzi e ragazze rappresenta meno del 15% del totale dei tesserati FCI, se a quel  totale aggiungiamo tutti i tesserati Federali e quelli degli enti di promozione sportiva, questa percentuale scende al di sotto del 5%. Aggiungiamo inoltre la pubblicità negativa derivata al ciclismo dalle campagne antidoping da parte di tutti i media, campagne che nei contenuti sono sacrosante ma che  puntualità e  modalità esasperano le notizie   facendo pensare   che solo il ciclismo sia lo sport sporco( immaginatevi cosa possono pensare del ciclismo i genitori che hanno un figlio che vuole avvicinarsi a questo sport!!!). Con l'innesto di ragazzi  di famiglie straniere, forse si riesce a mantenere l'attuale livello di agonisti giovanili o olimpici ma   tutto il resto è cicloturismo o cicloamatori. Questi sono i dati di fatto su cui riflettere , specie da parte di chi ha in mano le redini del ciclismo; lascio al lettore le conclusioni, .

  • A livello amatoriale ci sono parecchi enti che si occupano di ciclismo, tutti enti riconosciuti dal CONI cui fanno capo per quanto attiene l'attività sportiva, da diversi anni  è attiva una "consulta ciclistica nazionale"  a tale organismo,  da anni, pur aderendovi , non partecipava lo Csain (Udace), nel corso del corrente anno, anche questo ente ha ripreso a frequentare questa istituzione, un'istituzione che dovrebbe avere lo scopo di uniformare l'attività fissando dei punti base per facilitare la libera circolazione di tutti i tesserati sul territorio nazionale, omogeneizzando le polizze assicurative minime, come primo obiettivo,  ma anche attivando uno scambio di informazioni per quanto attiene i provvedimenti disciplinari in materia di doping. Oltre a questo ci sono altri particolari accordi relativamente a gare nazionali dedicati a categorie professionali, arti o mestieri e lo sviluppo di questa importante organismo non ha praticamente limiti sempre nel rispetto delle singole autonomie. Auguriamoci che la cosa prosegua e continui ad emanare decisioni comuni che possano agevolare la passione dei praticanti e gli organizzatori. Certo, solo chi conosce la situazione da cui si proviene può capire al meglio queste cose .

  • Sempre a livello amatoriale, nel corso dell'anno è arrivata anche la notizia  che la UDACE CSAIn diventerà CSAIN sez. UDACE. Non è solo un gioco di sigle, dovrebbe trattarsi di importanti modifiche amministrative ed organizzative  che potrebbero porre fine a situazioni anomale che erano sotto gli occhi di tutti e che anche noi abbiamo contribuito a rendere note. Non entriamo nel merito dei motivi che hanno portato finalmente a questo aggiustamento, ci basti sapere che l'ente egemonizzante nel settore amatoriale dovrebbe poter correre ad armi pari con tutti gli altri enti: tra tutti la discriminante dovrebbe, ormai, essere solo  una questione di bontà del prodotto offerto e di preferenze del singolo praticante. Usiamo il condizionale solo perché trattandosi di aggiornamenti recentissimi non è ancora ben chiaro come si esplica la cosa e se sopratutto verranno soppressi inutili doppioni. Il mio personale pensiero è: tesseratevi dove credete opportuno , ma poi andate a gareggiare dove siete più comodi o dove il prodotto è migliore, una volta liberi di correre ovunque, poi potrete anche affiliarvi altrove se le condizioni saranno più favorevoli.

  • Dello stato federale abbiamo già detto, i numeri sono quelli, ma i dati dicono anche che il grande calderone della FCI produce bilanci sempre più in rosso. Non saprei indicare i motivi, basterebbe andare a leggere nei bilanci e poterci capire qualcosa di più, ma fino a quando può durare ? in quei bilanci c'è anche una parte di denaro pubblico e se quel rubinetto si chiude che succede al nostro ciclismo?  non c'è proprio verso di risparmiare da qualche parte? non sono problemi dei praticanti ma se ci saranno conseguenze saranno loro a farne le spese. In ogni ASD c'è chi si occupa di gestione economica e se non ci sono quattrini si taglia o si usano i soldi dei soci. In ogni comitato provinciale, regionale  ci sono rappresentanti eletti dalle ASD, quindi gente abituata a gestirsi anche in questo, quindi auguriamoci che anche qui ciascuno porti il suo contributo

Chiudo questa lunga e noiosa esposizione formulando alcuni auspici, diciamo, alcuni aspetti de "il ciclismo che vorrei" come augurio per  quanti  ancora operano :

  • che la carta dei diritti del "bambino nello sport "venisse realmente realizzata anche per i mini ciclisti, ricordando che lo sviluppo fisiologico dei ragazzi non termina con la categorie giovanissimi e che per tale motivo chi ha masticato amaro da piccolo potrebbe prendersi delle belle rivincite in età adulta e, per contro, chi ha stravinto potrebbe anche trovarsi in condizione di faticare molto di più senza raccogliere risultati.

  • che qualcuno provveda a far sparire dal nostro mondo tutti i parassiti con cariche operative senza che ne abbiano le capacità o le doti morali, ma che, sopratutto, chi deve "governare o dirigere", ad ogni livello,  operi per il ciclismo e non per la sua poltrona, operando senza mai abusare impropriamente della carica che ricopre

  • che la giustizia ordinaria arrivi a fare pulizia tra quanti, per lucro, usano il ciclismo come mercato di farmaci

  • che tutti gli operatori di ogni settore, abituati a lavorare dietro le quinte, possano essere ricordati dai fruitori, almeno con un grazie

  • che si prenda atto che gli organizzatori di gare ciclistiche debbano avere maggior considerazione da parte di tutti, atleti , federazione o enti

  • che i cicloamatori di tutti gli enti o federazione prendano coscienza del loro peso e portino il loro contributo alla gestione delle loro attività, i numeri complessivi stanno dalla loro parte

  • che chi è già nel ciclismo ed opera in modo propositivo, possa mantenere integra la sua fiducia anche quando le apparenze possono deprimere

  • che certe "clientele" cessino di esistere, possibilmente ritorcendosi contro chi le ha create o agevolate

  • che ciascuno possa avere, per sè, il ciclismo che preferisce senza dimenticare i diritti degli altri

  • che i loschi figuri che si aggirano ai ritrovi delle manifestazioni facendo  man bassa nelle auto in sosta  vengano finalmente pescati e consegnati alle forze dell'ordine

nel chiedere scusa al lettore per la lunghissima esposizione, mi auguro che il venire a conoscenza di certe realtà possa stimolare chi può; ciascuno guardi meglio dentro se stesso cercando di giudicarsi, così come cerco di fare io stesso e se è convinto di operare per un ciclismo migliore proceda senza riserve, altrimenti .....si ponga il problema, cercando di andare in quella direzione. Tutti noi, nel ciclismo ma anche nella vita siamo portati a curare il nostro orticello; questo in alcuni casi è consigliabile, ma per fare il ciclismo con meno ingiustizie ci vuole il contributo di tutti.

TANTI AUGURI A TUTTI

 

G.BRANCACCIO