Intervista a RICCARDO TERRUZZI,
esordiente 2° anno dell’US Cassina De Bracchi.
le foto (di autori vari( Viganò-Moscatelli, etc..)e l'altro materiale sono stati forniti dall'intervistato |
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Ciclismoaltomilanese, 21 gennaio 2009. Intervista a RICCARDO TERRUZZI, esordiente 2° anno dell’US Cassina De Bracchi.
Riccardo, pardon…Ricky, presentati, dettaci la tua carta d’identità….. Ciao, sono nato il 7 giugno 1995 a Desio.
Dove vivi e con chi?....Come si chiamano i tuoi genitori?... Hai fratelli o sorelle?... Abito a Montesiro di Besana Brianza in provincia di Milano a confine con la provincia di Lecco con i miei genitori papà Roberto e mamma Cristina e sono figlio unico.
Che scuola frequenti?....e con quali risultati?..... Frequento la terza media alla scuola A. Moro di Besana e per fortuna vado bene.
I tuoi compagni di classe e i tuoi professori sanno della tua attività agonistica nel ciclismo?... Si si lo sanno, anche se io inizialmente non lo dicevo l’hanno saputo dai giornali.
Da quando corri in bicicletta?....Con quali Società?... Corro da quando avevo 6 anni praticamente ho iniziato da G1. Ho corso tre anni nella Giovani Giussanesi poi da G4 sono passato alla Cassina de Bracchi anzi colgo l’occasione che mi dai per ringraziare entrambe le società per tutto quello che hanno fatto per me indipendentemente dai risultati insomma se mi sono divertito tutti questi anni il merito e’ anche loro.
Qual è stata la tua prima vittoria?...Ricordi dove?.... Certo che mi ricordo, da G1 ho vinto la cronometro in notturna a Muggio, non so neanchio come ho fatto ..ero contentissimo avevo battuto Coltro del Muggio che era ed e’ forte e correva in casa, conservo ancora con affetto il trofeo che vinsi un mega trofeo che cosi’ belli ne ho visti pochi in giro.
Quante vittorie hai conseguito da “Giovanissimo”?.... Mi sono fermato a 69.
Qual è la vittoria che ricordi con più piacere?.... La prima sicuramente, poi una che ho vinto con la mano ingessata da G6 a Cassano Magnago, a raccontarlo mi viene da ridere quanto sono matto, sono andato a correre fuori provincia apposta, avevo la mano ingessata, faceva caldo sudavo per tenere nascosto il gesso sotto la tuta a maniche lunghe prima della corsa per non farla vedere dai giudici, quando ho vinto era ormai troppo tardi per squalificarmi, una vittoria che valeva anche considerando i forti avversari varesini e dell’alto milanese che avevo battuto.
L’avversario più ostico da Giovanissimo?.... e da esordiente?.... Da giovanissimo e da esordiente piu’ o meno sono gli stessi nomi, diciamo tutti quelli che sono stati convocati insieme a me agli italiani sono bravissimi, poi in particolare incontrandolo spesso ho avuto tante occasioni di rivaleggiare con Viganò Filippo che e’ sempre stato un osso duro.
Chi ti ha trasmesso la passione per il ciclismo?.... C’e’ bisogno di chiederlo! Papà e mamma sono loro i colpevoli.
L’anno scorso, esordiente primo anno, quante vittorie?...tutte allo sprint?.... In strada 10 vittorie e 8 secondi, in pista 6 vittorie con le relative vittorie in classifica generale della tre sere di Busto Garolfo e di Dalmine che mi hanno permesso di essere convocato agli italiani di pista a Torino insieme agli atleti maggiori un anno di me, si perche’ in pista non si dividono gli esordienti in primo e secondo anno. Comunque si tutte in volata.
Sai in quanti hanno vinto più di te nell’area che spazia da Lecco a Varese e Milano?.... Ma penso guardando la classifica generale dell’Oscar tutto bici d’Italia De Benedetti lui è terzo mentre io sono nono.
Tu che corridore ti senti?.....a chi vorresti somigliare?...... Per adesso mi sento un velocista ma devo ancora scoprirlo anche perché le salite mi piacciono tantissimo. Vorrei assomigliare ai miei miti McEven e Freire.
Col tuo cognome, non ti hanno mai scambiato per parente del grande Nando Terruzzi?.... Si parecchi specialmente quando vado in pista me lo chiedono, alla fine mi sono documentato su chi era e ho scoperto che era forte in pista e come me la amava tantissimo
Se a Ricky togliamo la y, il tuo nome diventa “RICK”, il nome di due super velocisti, entrambi campioni del mondo del passato, i grandissimi Rick Vanstembergen e Rick Van Looy, agonisticamente, toglieresti la y dal tuo nome per farlo diventare Rick?.... Va be dai si puo’ sognare un po’, è presto io vivo il presente e sono contentissimo di quello che il ciclismo mi da e mi ha dato e di come mi fa crescere.
Sai che la carriera del corridore è abbastanza dura?... Si lo so ma io sono contento di aver la possibilita’ di correre, piu’ e’ dura e piu’ mi diverto.
Ultimamente ti sei schierato anche in qualche gara di ciclocross, che esperienza ti sei fatto?..pensi di ripetere l’esperienza anche nella prossima stagione del ciclocross?.... Io faccio solo qualche corsa di ciclocross senza allenarmi piu’ di tanto cosi mi porto avanti con la scuola, comunque pur essendo una disciplina completamente diversa dal ciclismo su strada mi diverto tantissimo e mi prenoto già per il prossimo anno.
Come si chiama il tuo DS e cosa ti consiglia con più insistenza?.... Il mio ds Magni Gabriele mi da tanti consigli ma non posso dirlo top secret, comunque bravi come lui ce ne sono pochi.
L’inizio della stagione su strada si stà avvicinando sempre più, quali i tuoi obiettivi o speranze?.... Essere convocato come l’anno scorso sia agli italiani di strada che di pista vorrebbe dire aver fatto una buona stagione.
Tu hai gia battuto il Campione d’Italia De Benedetti, lo aspetti al varco?..... L’ho battuto prima che diventasse campione d’Italia poi non ho piu’ avuto l’occasione di incontrarlo, comunque io lo rispetto tantissimo e prendo l’occasione di fargli i complimenti di quanto e’ bravo, comunque lo aspetto e cercherò di batterlo per me sarà un onore, anche se penso che io e lui abbiamo delle caratteristiche diverse.
Ricky, io ti ho soprannominato “Il Diavoletto della Cassina De Bracchi”, questo appellativo ti da fastidio?...Hai per caso un soprannome agonistico?.... No per niente, e’ bellissimo come sopranome, anzi volevo cambiare il colore del casco il prossimo anno ma vorrà dire che lo prenderò ancora rosso cosi assomiglio al diavoletto.
Quali sono i tuoi hobby?....dove passi le vacanze?.....qual’è il corridore col quale leghi di più?... (quello col quale leghi di meno, non te lo chiedo)…. Piscina, passeggiate con il mio Snauzer gigante, curare i miei 5 gatti. Le vacanze dipende ultimamente in Croazia. Tra corridori andiamo tutti d’accordo ma in particolar modo Alessio Fornoni del Costamasnaga è mio amico.
Ultima domanda, hai la ragazza?....o ne hai una che vuoi mantenere segreta?... No no nessuna ragazza anche se ne girano molte carine nell’ambiente del ciclismo.
Questo, in breve, è la descrizione di Riccardo Terruzzi un bravissimo ragazzo ed altrettanto bravo studente, è bravo anche in bici ma, col casco e il numero sulla schiena, per me è sempre il “Diavoletto della Cassina de Bracchi”, sia su strada che su pista. Vito Bernardi
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Calusco, Riccardo vince su De Benedetti |
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la vittoria di Seregno |
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A Birone , Riccardo precede Filippo Viganò |
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Sovico, Riccardo su Canini e Coltro |