IL GIROINGIRO COME CAMMINO DI VITA
Stamattina mi sono svegliata alle 6.18 e mi sono spaventata convinta di essere in ritardo per la corsa….ma quale corsa? Anche per quest’anno il giroingiro è terminato e le domeniche, o quantomeno le mie domeniche, sono tornate vuote. Dopo appena una settimana sento già la mancanza delle mie alzate mattiniere, del vento ghiacciato che mi paralizzava le gambe mentre correvo in moto con mio papà per farmi i soliti 150 km andata e ritorno per far correre voi, che quatti quatti stavate sotto le calde copertine almeno un’ora più di me… il Giroingiro mi ha accompagnato in questi ultimi tre anni e mi ha insegnato molte cose… ho capito che esistono uomini per i quali nulla è impossibile, che unendo il razionale al fantastico si ottiene un divertimento unico, che l’amicizia esiste davvero, che i rompipalle ci sono ovunque J… e tante altre cose. Mi sono divertita seriamente a lavorare con tutto lo staff, anche se qualcuno pur di non sentire più Valter è scappato in Giappone..( ma sarà poi abbastanza lontano per non sentirlo abbaiare? Bah!), abbiamo dovuto affrontare molti imprevisti e problemi che, però non ci hanno spaventati più di tanto, sapendo di poter contare su persone davvero incredibili. Devo ammettere che mi sono molto spaventata quando all’inizio dell’anno è successo il caos UDACE perché ho temuto per qualche giorno che il Giroingiro si sarebbe visto costretto a chiudere le serrande, e l’ho temuto sul serio, ma poi mi è giunta notizia che non avremmo ceduto e, detto fatto, il Giroingiro si è fatto anche quest’anno, più coinvolgente e organizzato che mai. Ormai, per una come me che vive a pane, scuola e Giro, questa manifestazione è diventata più che importante e la considero come un evento eccezionale creato da 2 persone eccezionali ( i mitici Cacciaviti) come sentiero di vita, un nuovo mezzo per imparare a vivere stando in mezzo alla gente che ci può aiutare a formare il nostro carattere, a rafforzarlo e a renderlo più adatto ad affrontare certe situazioni, perché ormai il Giroingiro non è più una semplice manifestazione ma è diventato un divertimento formativo che oltre a coinvolgere i ciclisti coinvolge soprattutto i nostri cuori. Grazie a tutti coloro che lo hanno creato e che lo stanno facendo migliorare e diventare straordinario.
Marty |