UN VARESINO IN MAGENTA servizio di Giovanna Malcotti Röhm |
Cornice incantevole di un Club esclusivo con in più il
cielo blu di Mallorca: questo ha voluto la Telekom per la presentazione
del T-Mobile Team 2006. Ventotto atleti di provenienza eterogenea più
lui, Jan Ullrich, l‘uomo intorno al quale rotea tutta
l‘organizzazione. Obiettivo principale: il posto più alto sul podio
di Parigi. Poi naturalmente tutto quanto si possa portare a casa per
essere la squadra più forte del ciclistico mondiale. Non è stato detto
a parole ma lo si è capito vivendo l‘atmosfera, osservando
l‘organizzazione, calcolando la disponibilità finanziaria che
traspare già dal primo incontro ufficiale con la stampa. Il Team è
ancora in „Magenta“, il colore al quale la squadra rimane fedele pur
concedendosi un‘accentuazione delle tre strisce bianche del co-sponsor
Adidas. Lui, Ullrich, completamente diverso da come lo conoscono gli
sportivi che lo seguono soprattutto in TV. Niente viso imbronciato,
niente corporatura da orso ghiottone, niente sguardo che cerca
disperatamente un dettaglio da fissare chissà dove mentre risponde ai
giornalisti. Sorridente, rilassiato, disponibile come non mai, Jan è il
primo segno tangibile che quest‘anno la preparazione del Team è
cominciata presto e che è stata effettuata su due corsie parallele:
quella della forma fisica e quella della condizione mentale. Ma per
saperne di più mi sono rivolta a Daniele Nardello; un Nardello
abbronzatissimo, con il suo inconfondibile sorriso che esprime da solo
quanto si senta in forma ed a suo agio. Daniele è alla T-Mobile ormai
da quattro anni. Ormai ha capito i meccanismi, sa‘ cosa debba prendere
sul serio e cosa sia da ridimensionare secondo l‘emozionalità
italiana. Gli inizi certo sono stati duri. Quando lui è arrivato al
team tedesco tirava un‘altra aria ed oggi approfitta delle prove del
suo apprendistato di allora. Nardello è molto aprezzato dai compagni
per quella sua calma rassicurante ma soprattutto perchè ha dimostrato
che quando è il suo momento non fallisce mai. Essere pronti quando si
viene chiamati. Chi non risponde a questa condizione non vive a lungo in
questa squadra che ogni anno rimescola l‘elenco dei suoi effettivi in
modo spietato. Capite le regole del gioco poi tutto prosegue per il
meglio e, nel caso di Nardello, ci si può persino bere sopra un
bicchiere di buon vino. La sua passione per „le gocce nobili“ - come
vengono definiti in tedesco i vini di qualità - diverte anche i piani
superiori dell‘organizzazione tanto che il ritratto di Danile nel
libro che presenta tutti i membri della squadra lo rappresenta in
accappatoio, rilassato, sorridente mentre si appresta ad assaggiare un
nobile vino rosso. Ma accanto a questo si sa‘ che Daniele pensa
seriamente al Giro delle Fiandre ed alla Parigi-Roubaix, due mete che
gli vengono in un certo senso riservate. I compagni saranno a sua
disposizione e la certezza viene dal fatto che la squadra ha già dietro
di sè settimane di preparazione psicologica. Il tutto è avvenuto nelle
montagne austriache coperte di neve, cosa che è particolarmente
piaciuta a lui che ama riposarsi sciando. Prove di coraggio, di
collaborazione, di gioco e di disciplina, di coesione e di resistenza il
tutto condito dalla necessità e quindi dall‘impegno di usare
l‘inglese come mezzo di comunicazione. Quello della lingua è un altro
degli impegni che i ragazzi del Team devono assumersi. La squadra ha
previsto corsi di lingua mattina e pomeriggio ogni volta che gli atleti
si ritrovano in gruppo. Ma non basta. Bisogna cercare di apprendere
anche quando si è da soli e così Daniele si è già preso un
insegnante privato, grazie al quale vuole dimostrare che il suo impegno
professionale è per tutto quanto serva alla compattezza e quindi al
successo della compagine. Un anno impegnativo, un anno in cui spera di
poter cogliere un successo personale ed in cui vorrebbe andare al Tour
per contribuire alla vittoria di Jan. Per ora il suo impegno inizia il 5
febbraio con il Trofeo Mallorca, cui seguirà quale prima scadenza
importante la Tirreno-Adriatico. Per il resto si vedrà. Un traguardo
però è già sicuro: quest‘anno Nardello diventerà papà. Giovanna Malcotti Röhm |
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