17 gennaio 2006.

Per qualche settimana, negli ultimi mesi del 2005, ho  navigato sul sito di Italiaciclismo e partecipato al relativo “Forum”.

Ho trovato notizie assai interessanti, conosciuto pareri di altri “navigatori” che si esprimevano con toni educati, altri un poco più “maschi” ma, purtroppo, alcuni che emettevano sentenze a non finire condite con frasi e concetti altamente offensivi della dignità delle Persone alle quali erano diretti.

Siccome le persone coinvolte erano sempre dell’ambiente ciclistico, io mi sono sentito in dovere di andare un poco a fondo per conoscere o cercare di conoscere, i motivi di tanto astio offensivo nei confronti di altre persone.

L’anonimato di queste persone mi ha impedito di rivolgermi direttamente a loro ed ho perciò bussato alla porta di Sergio Gallipacciorino, Direttore dell’UC Bustese-Olonia, destinatario di tante frasi e concetti offensivi, non dimostrati e coperti dall’anonimato.

Ed ecco le risposte di Gallipacciorino a questa improvvisata intervista.

Signor Gallipacciorino, lei ha letto cosa è stato scritto sul Forum di Italiaciclismo nei Suoi confronti?

Si certamente e La ringrazio per questa opportunità. Continuo a leggere questo Forum che, purtroppo, si è rivelato diseducativo, almeno in passato, infatti, sono rimasti pochi a navigarci. Colgo l’occasione per rispondere ai signori  “Ziphon” e, soprattutto, “Lumbard”, per fargli  presente che non può atteggiarsi a “Messia”, a risolutore di tutti i problemi del ciclismo perché quando si parte dall’invidia e dall’offesa, non si va molto lontano e non può permettersi di giudicare, criticare e, soprattutto offendere il sottoscritto. Sono 20 anni che seguo il ciclismo annotando su un diario tutti i fatti e le “Malefatte” di alcuni personaggi; le risorse economiche personali che ho impegnato a favore del ciclismo, risorse complessivamente assai importanti ripeto, uscite dalle mie tasche. . Qualcuno, ha asserito di volere scrivere un libro su di me (Gallipacciorino), io invece su qualcuno di loro, potrei scrivere  un’enciclopedia che li farebbe arrossire mentre,  qualcuno avrà mie notizie in altre sedi!

Ci dia qualche riferimento

Non ho nessuna intenzione di fare nomi e cognomi perché i “REI”, si sono già autoidentificati, dirò comunque che, solo nei primi 10 anni di attività avrò percorso circa 300.000 chilometri in auto con benzina tutta a mio carico. In 20 anni, ho conseguito 150 vittorie delle quali 7 internazionali, 1 gara a tappe, (Giro dell’Austria), 3 Campionati Regionali; 1 Campionato Italiano di ciclocross, 8 Maglie Azzurre, 12 Campionati Provinciali.

11 dei miei corridori sono approdati al professionismo, e, tra questi, Gabriele Colombo, Dario Andriotto, Marco Della Vedova, Christian Auriemma, Paolo Bailetti, Marco Marzano e Daniele Callegarin.

Con questi risultati posso permettermi di invitare i miei denigratori ad uscire alla luce del sole, perché si nascondono dietro una tastiera per criticare ed offendere? Vengano allo scoperto, potremo parlarne meglio.

Se qualche mio corridore se ne va scontento, non vi siete mai chiesti come si sono comportati questi ragazzi nei confronti della Società? Caro Lumbard, lei è uno di quelli che pensano che sia necessario dire sempre di si ai capricci dei corridori e di certi genitori? Comunque sappia che in Bustese, tutto quanto viene promesso è mantenuto al 100%. Lei fa l’esempio di Davide Poloni, sappia che Poloni in Bustese non si è trovato male, purtroppo, non ha avuto il coraggio di difendermi dalle offese per paura di inimicarsi alcuni frequentatori del forum, io, per i miei ragazzi, sono disponibile 24 ore su 24.

Insomma sono state lanciate accuse alla cieca, senza conoscere le situazioni

Si proprio così, i giudizi si danno dopo avere conosciuto le situazioni. Rimarco anche l’ignoranza e la volgarità  del mio anonimo fustigatore il quale in qualche occasione ha coinvolto anche mia moglie (a tale proposito lo diffido fermamente dal ripetersi in simili volgarità), alla quale invece debbo solo dire grazie per il suo impegno e per l’aiuto materiale sostegno che mi ha sempre assicurato anche quando, d’accordo con me, ha constatato che mettevo soldi, e, a volte, trascuravo anche lavoro e famiglia sempre senza percepire corrispettivi da chicchessia, ospitando anche un corridore giapponese per ben 3 anni ed averlo trattato meglio di un figlio. Sottolineo anche che questo atleta, mantiene ancora oggi, a 4 anni da allora, cordialissimi rapporti con noi.

Qul’è attualmente la Sua posizione in Bustese?

Non ho alcun potere in Bustese, siamo un ottimo gruppo di dirigenti e io  mi impegno però a mantenere i principi in vigore quando, una decina di anni fa, “entrai in Bustese” e che sono : “Correttezza”, “Rispetto”, “Onestà”.

Secondo lei, signor “Lumbard”,  dovrei smettere? Non avrei proprio nessun problema a smettere e, se non lo faccio, è proprio perché voglio bene ai miei corridori e al ciclismo, al contrario di Lei che parla di umanità senza conoscerne il significato e, squallidamente, si nasconde dietro una tastiera e, dato che non conosce tutte le mie attività, si trova in quella posizione etimologica di “Ignorante” per cui, non capirebbe ugualmente. La saluto cordialmente.

Un ultimo consiglio invece lo voglio dare a “Ziphon” che, se è un Dirigente, non posso far altro che invitarlo a quanto detto sopra se invece è un atleta, non posso che dirgli di non farsi trascinare per invidia o gelosia, ad offendere le persone che non conosci altrimenti, nella vita farai ciò che ti diranno gli altri!

Signor Gallipacciorino, ci faccia un esempio pratico

Dei soldi, del tempo, della famiglia, sacrificati per il ciclismo ho già detto. Ora faccio l’esempio del corridore Fabio Ferrario, corridore juniores del VC Sommese con me direttore sportivo, questo atleta vinse alcune gare.

Alla Sommese, lo stesso corridore, saotto la guida di un altro direttore sportivo, non vince più.

I genitori di Ferrario danno l’aut aut alla Sommese, o sarà Gallipacciorino a seguire il nostro ragazzo o Ferrario non correrà più.

Ferrario torna sotto la mia guida e riassapora la vittoria addirittura in una gara internazionale.

Lascio la Sommese, approdo alla Castellettese (Piemonte) e con l’allievo Pedroni, vinco 10 gare

L’UC Bustese-Olonia ? E’ storia recente. Comunque sono sempre pronto al confronto, però con degli uomini veri, non con degli squallidi individui nascosti dietro un’anonima tastiera.

 

Queste sono le dichiarazioni raccolte dalla viva voce di Sergio Gallipacciorino, un uomo che non ha certo bisogno di avvocati difensori, quello che ho scritto, l’ho fatto sia in veste di giornalista ma, soprattutto, in veste di appassionato di ciclismo sperando che simili incresciose situazioni non abbiano più a verificarsi. Per il bene di tutti coloro i quali operano nel mondo del ciclismo, il nostro mondo.

 

                                                Vito Bernardi