Mendrisio , 26 gennaio 2006.

Presentazione Team LPR – Interviste.

E’ sempre l’Hotel della Stazione di Mendrisio, con le sue accoglienti e famigliari sale, a tenere a Battesimo il Team LPR 2006 alla presenza di un folto pubblico di addetti ai lavori, fotografi, giornalisti, Radio e TV svizzere, Sponsor e anche Roby Carlino, ex corridore dell’US Legnanese, presente però in veste di Manager della “RCM”, Roby Carl Management, (moda spettacolo e pubblicità).

Ed è Pier Augusto Stagi, direttore di Tuttobici a condurre la manifestazione in veste di speaker e conduttore il quale, dopo avere presentato le Autorità presenti ed i Dirigenti del Team Italo/Svizzero, passa a presentare uno ad uno  i 17 corridori presenti  (assenti Ene Bates, Giuseppe Muraglia e Carlos Josè Ochoa).

Tutti assai motivati, sia i “vecchi” del Team, tra i quali Elia Aggiano, che punta a qualche vittoria e il veterano del gruppo, Dimitri Konyshev, giunto ormai alla soglia dei quarant’anni di età e prossimo all’abbandono dell’attività, cosi come i nuovi a partire dal “Toro di Scandicci”, Dario Pieri, abbastanza tirato il quale ha dichiarato : “Tutti mi fanno pesare il mio peso…ma, se sono il Toro di Scandicci…voi avete mai visto un toro magro?...”.

Esordio della squadra il prossimo 31 gennaio in Costa Azzurra nella “Marsigliese” e nell’Etoiles de Besseges mentre un altro gruppo con Damiani, esordirà al Tour Langkawi in Malesia.

18 le vittorie della scorsa stagione, un record difficilmente battibile per il vicepresidente Renzo Bordogna ma non per il DS Roberto Damiani il quale è convinto di superare quel limite perché i ragazzi ne hanno sia lo stimolo che le capacità.

E anche la classifica UCI-Europe, dove il Team LPR, occupa attualmente la sesta piazza su 119 Teams, può essere ulteriormente migliorata e, per farla alla De Paoli, è possibile passare nel circuito Pro-Tour, lui ne è convinto tant’è che ha dichiarato :”Raggiungerò il Pro-Tour con la maglia della LPR.

A proposito, la nuova maglia è di colore nero, molto bella e, soprattutto, assai visibile nel gruppo, anche se i corridori hanno assicurato che la porteranno spesso sul podio più alto per mostrarla ancora di più al pubblico. Ed in merito alle problematiche del Pro-Tour ed al rilancio di un corridore, abbiamo intervistato du Personaggi presenti, il Vicepresidente Renzo Bordogna ed il corridore “Marzolino”

Intervista a Renzo Bordogna, Vicepresidente Team LPR.

Signor Bordogna, il nuovo Team LPR, problematiche, aspettative….

Ringrazio innanzitutto gli Sponsor, loro ci danno “tranquillità” I costi per mantenere una squadra ciclistica professionistica sono assai alti ed è necessaria la collaborazione di tante realtà, una di queste, la più importante, è quella della figura dello Sponsor.

A cosa si riferisce esattamente quando parla di Tranquillità?.......

Innanzitutto alle difficoltà venutesi a creare col Pro-Tour, non si sa cosa sia in effetti, inoltre per molti di noi nell’ambiente ciclistico, le cose non vanno affatto bene così.

I risultati negativi sono sotto gli occhi di tutti, Scorse che vengono cancellate, grande confusione. Perché scompaiono le corse? Per carenza di mezzi, è chiarissimo, a questo ciclismo bisogna ridare slancio.

Lei cosa propone?.........

Inviterei innanzitutto l’Uci e le Federazioni, ad abbassare un poco lo sguardo per vedere cosa stà succedendo

Mendrisio è un po’ la capitale Svizzera del ciclismo….

In un certo senso si, e ne siamo orgogliosi, io con tutti gli amanti del ciclismo e le Autorità Cantonali e Municipali che non ci fanno mai mancare il loro appoggio e, tutt’insieme, stiamo già lavorando per i mondiali 2009 che si disputeranno proprio qui a mendrisio.

Lei guarda in basso e collabora col vivaio del VC Mendrisio…..

Si stiamo seguendo un dilettante del VC Mendrisio, Nazzareno Rosssi. Se tra 5/6 mesi, dimostrerà il talento che noi siamo certi lui abbia, lo porteremo al professionismo tra le nostre fila. La mia filosofia è quella di dare spazio anche al localismo, perciò spazio anche ai corridori Ticinesi, ha concluso Renzo Bordogna, Vicepresidente del Team LPR.

 

Intervista a Samuele Marzoli, “Marzolino”

Nato a Fiorenzuola a nemmeno trecento metri dal locale Velodromo, Samuele Marzoli sembra, fin dalla nascita, un predestinato all’attività ciclistica su pista è così?.....

Si, appena uscivo di casa mi trovavo subito di fronte la pista di Fiorenzuola e, grazie anche a mio papà Pierluigi, mi sono avvicinato al ciclismo fin dalla più tenera età.

Dicci qualcosa di te….

Sono nato il primo marzo del 1984, mia mamma si chiama Anna Maria ed ho un fratello di nome Piermattia, sono diplomato in ragioneria. Per il nome di mio fratello ti racconto una curiosità. Quando è nato mio fratello era il 1987 e, proprio in quel giorno, Piermattia Gavazzi vinse il Campionato Italiano Professionisti su strada e mio padre chiamò Piermattia mio fratello anche in onore della Maglia Tricolore di Piermattia Gavazzi.

Quante corse hai vinto da dilettante?....

Ne ho vinte 11 e sono stato subito contattato dalla Lampre che mi ha permesso il passaggio al professionismo.

Poi i risultati sono mancati…..

Ora convengo che ho sbagliato a passare professionista molto presto, avevo 19 anni, ditemi voi, come si faceva a rifiutare una proposta come quella della Lampre?

Non ti hanno agevolato?....

Si il primo anno mi è stato possibile conciliare gli impegni scolastici con l’attività che ho svolto prevalentemente su pista.

Nel secondo anno, io cercavo il risultato, e questo non veniva, non rendevo e mi vennero così tanti dubbi, sono perfino arrivato a pensare che, fare il corridore, non era proprio il mio mestiere.

Cosa ti dicevano i Tecnici della Lampre?…….

Cosa potevano dirmi…..un grosso Team non può permettersi di stare vicino ad un Marzolino qualunque….(sono parole di Samuele) insomma, io mi sono trovato troppo velocemente nel mondo dei professionisti e, di conseguenza, mi sono trovato assai spaesato.

Squadra nuova, vita nuova, rilancio…..

Si certamente, questa è la mia stagione del rilancio, con Damiani e Maini mi trovo finalmente a mio agio perché loro mi seguonmo, sanno mettermi ENTUSIASMO,  sanno STIMOLARMI e, di conseguenza, io mi sento finalmente molto motivato e, dopo avere vinto molto, trovatomi a non combinare più nulla, ora, mi sento nuovamente il Marzoli di un tempo, il Marzoli VELOCISTA  INCAZZATO, come sono sempre stato negli sprint.

Come ti collochi tra gli aspiranti al trono di Cipollini e Petacchi?....

Piano, andiamoci piano. Prima bisogna ripartire dalla base, trovare la giusta dimensione dimostrando le mie capacità di collocarmi al fianco degli altri sprinter che sono i Bennati, Napolitano, Grillo e Fisher, dopo di questi, cìè un’altra schiera con Marzolino in attesa del salto di qualità con la promessa di salire sul podio più alto nella stagione che andiamo ad iniziare.

Dove comincerai a misurarti con te stesso?.....

La mia nuova stagione comincerà il prossimo 3 febbraio nel Tour Lamgkawi poi, al rientro in Patria, correrò in Calabria ed in Sicilia (Pantalica). Spero di riuscire ad impostare uno sprint alla “Marzolino”

Potrebbero cambiarti il soprannome, magari in Tigre della Malesia….

Sarebbe bello, però, tanto per cominciare mi accontenterei anche del soprannome di “Tigrotto della Malesia”

Poi la tua stagione sarà imperniata sulla Pista o sulla Strada?......

Non rinnego affatto il mio passato di pistard però, oggi non posso perdere parecchie settimane per prepararmi all’attività su pista, preferisco decisamente l’attività su strada, anche per motivi economici. Insomma, prima il rilancio su strada, poi penseremo eventualmente alla pista. Tranquillizzo però i miei tifosi, alla 6 giorni delle rose, a Fiorenzuola, farò di tutto per esserci.

E’ il momento del commiato, ciao Marzolino, ciao Tigre della Malesia.

Grazie, ne riparleremo tra qualche settimana, parola di…..Samuele Marzoli

 

                        Vito Bernardi

 

Samuele Marzoli

Renzo Bordogna, Vice Presidente del Team LPR