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servizio fotografico di Mario casero

Varese, 16 Agosto 2005.

85° Tre Valli Varesine-Gran Premio Banca Popolare di Bergamo-Credito Varesino.

Mancava solo un tassello per completare la “Bosinità” della Tre Valli e il quadro è stato dipinto da Stefano Garzelli, bosino “doc”, essendo nato a Varese il 16 luglio 1973.

Il ciclismo è uno sport tutt’altro che razzista e, se diciamo che Garzelli ha completato il quadro idilliaco di questa strepitosa edizione della Tre Valli, lo interpretiamo in puro stile “campanilistico” e anche retorico, nel senso di quell’amarcord che, spesso, costituisce anche il sale della vita.

E oggi sulle strade, nel verde delle Valli Varesine, sui “balconi” dei Laghi di Varese, Maggiore e di Lugano, senza dimenticare il minilaghetto di Brinzio, che fa da specchio al Tabernacolo che custodisce l’Immagine della Madonnina del Brinzio che, Materna e benedicente saluta  i numerosi ciclisti che da qui passano e pedalano, in ossequio anche al simbolo religioso che unisce parecchi di noi, non c’era il popolo del ciclismo ad applaudire gli atleti ma, una vera e propria folla a fare da degna cornice al passaggio dei corridori.

Già al raduno di partenza, gli addetti alla sicurezza hanno avuto un grande “da fare”, per arginare la tumultuosa (ma assolutamente educata e ossequiosa alle disposizioni impartite dalle Forze dell’ordine), marea di gente affascinata dall’ambiente che, nello sport, penso solo il ciclismo sappia creare e tramandare nel tempo.

Poi l’intrusione (in senso assolutamente gradito e positivo), dell’On. Umberto Bossi che ha voluto salutare la carovana prima del via che, lui stesso ha poi dato con al fianco un Renzo Oldani, emozionato e preoccupato per i numerosi problemi e pensieri che attanagliano chi organizza una gara così importante e prestigiosa.

I primi chilometri del percorso sono stati disegnati su di un circuito cittadino di km. 17,400 da ripetere due volte e che ha rappresentato un’anteprima del palcoscenico che, nel 2008, potrebbe ospitare i campionati mondiali di ciclismo realizzando così l’ambito progetto denominato “Varese Mondiale”.

Noi abbiamo assistito a parecchi campionati mondiali e, sinceramente, un circuito così spettacolare e coinvolgente, tracciato tutto nell’ambito di una sola città, con un percorso adatto ad esprimere le potenzialità di corridori completi, ne abbiamo visti pochi.

Un percorso con lo strappo del Montello (480 mslm) ma anche con discese abbastanza pedalabili e che permettono oltre ad un rilassamento fisico anche possibilità di recupero per eventuali attardati ma che complessivamente, è adatto ad esaltare le qualità di corridori fondisti e completi, degni di indossare poi, per dodici mesi, la maglia iridata.

Un percorso che ha entusiasmato il pubblico dei “ciclofili” e che ha decisamente superato il test che, gli Ispettori dell’UCI hanno effettuato in previsione appunto della prossima decisione sull’assegnazione dei Campionati Mondiali del 2008. Insomma un percorso che ha superato brillantemente l’esame di laurea con un sicuro 110 in attesa della Lode che, sicuramente sarà confermata con l’assegnazione a “Varese Mondiale” dell’organizzazione dei mondiali su strada 2008.

E ritorniamo alla Tre Valli che, dopo undici anni è tornata Varesina grazie a Garzelli ma che si è confermata mondiale col “Circuito Italo-Svizzero”, un continuo attraversamento di Frontiere, a sancire la fratellanza tra due Nazioni che hanno sempre intrattenuto rapporti di stima, amicizia e collaborazione con i tifosi che, ad ogni passaggio, proiettavano il proprio pensiero verso altre frontiere dove imperano l’odio e la violenza e, in questo caso, viene spontaneo urlare “W l’Italia, W la Svizzera”.

E sono Stefano Boggia (Ceramiche Flaminia), Philip Deignan (AGR2), Daniele Contrini (LPR), Christian Murro (Tenax-Nobili Rubinetterie) e Simone Bertoletti (Universal Caffè-Styloffice) ad infiammare il circuito Italo-Svizzero e a contendersi sia il TV dedicato allo scrittore Piero Chiara che il GPM di Dumenza. I tre passaggi sul TV di Luino vedono primeggiare rispettivamente Boggia su Deignan e Murro; Contrini su Boggia e Deignan e, all’ultima tornata, Contrini su Boggia e Murro, con Contrini che si aggiudicherà la classifica finale dei TV.

Mentre per i GPM di Dumenza, è Deignan a transitare per primo su Murro e Contrini; secondo e terzo passaggio per Boggia su Deignan e Contrini con Pigorny che si aggiudica l’ultima tornata davanti a Celestino e Carrara mentre, l’irlandese Philip Deignan, si aggiudicava la classifica finale del GPM.

Finale di gara sul lungolago Ceresio con continui tentativi che vengono immediatamente vanificati dalla pronta reazione del gruppo fino alla salita finale verso l’arrivo con l’acuto di Barbero (Naturino Sapore di Mare), il generoso tentativo di Andrea Masciarelli spentosi ai 300 metri dal traguardo dove la progressione di Garzelli tappava le ali anche a Bernucci e Cunego, piazzatisi alle spalle di Garzelli finalmente sul podio più alto dopo quasi quindici mesi di digiuno, per questa vittoria tutta dedicata a “Mamma Itala”, nativa proprio di Campione d’Italia.

                                    Vito Bernardi