Cenni storici del COMITATO
PROVINCIALE DI PARMA Il ciclismo a Parma ha una lunga tradizione. I primi vagiti di questa attività risalgono al 1927 quando già si vedeva qualche sparuto gruppetto di ciclisti con pantaloni alla zuava muniti di biciclette “da turismo” con manubrio sportivo ed i “galletti” alle ruote, e con la tradizionale borsetta in cuoio attaccata dietro la sella, nella quale si custodivano gli attrezzi essenziali per le riparazioni volanti. A quei tempi le prime biciclette “Gloria” si potevano acquistare al prezzo di 550 £ con facilità di pagamento. La prima società regolarizzata fu il G.S. AUDAX che vide la luce nel 1928 con il primo presidente eletto che fu Elvezio Valli. Con il G.S. Audax, ai quei tempi si partecipava ai più importanti raduni nazionali, come quelli di Milano, (in occasione dell’arrivo di una tappa del giro d’Italia) Venezia, Spezia Genova Monza e Cremona. A quei tempi alle gare si andava e si tornava in bicicletta, il raduno era fissato in Piazza Garibaldi, la sera prima, quindi si partiva in piena notte per raggiungere la località di partenza distante anche 300/500 Km. In molti parteciparono al raduno di Monza, il programma diceva “Raduno nazionale con lancio della bomba” nessuno sapeva cosa volesse dire, ma incuriositi molti da Parma vi andarono. Per determinare la classifica delle varie società, gli organizzatori di quella manifestazione avevano ideato il “lancio della bomba” Ogni concorrente dopo la gara, doveva lanciare una bomba a mano modello “SIPE” ovviamente a salve, il più lontano possibile –eravamo in pieno regime fascista- e, a secondo della distanza di lancio veniva assegnato un punteggio che andava a sommarsi alla classifica della squadra o società del partecipante. Nacquero altre società come il G.S. San Giorgio, con sede a San Lazzaro alla periferia della città, il G.S. Minerva con sede in via Petrarca, poi nel 1936 anche la unione sportiva Parmense, società prettamente dilettantistica, con una sezione cicloturistica. Si formava, grazie allo sportivissimo Virgilio Poletti, il “Battaglione ciclisti dopolavoristi” formato da una cinquantina d’iscritti che indossavano una maglietta azzurra con la scritta “Battaglione di Parma” Si organizzarono i “Brevetti ciclisti dopolavoristici”. Si trattava di compiere 100 Km sul percorso fisso Parma – Pontenure e ritorno in un tempo massimo di cinque ore, a chi riusciva nell’impresa era consegnato tanto d’attestato scritto da appendere in bella mostra. Verso il 1939 furono istituite le coppe dei bar o circoli, prove di quattro concorrenti iscritti ai vari bar, cafè o circoli ricreativi che aderivano all’iniziativa. Il centro di tali ritrovi era il botteghino di Porporano una località alla periferia della città dove era posta la trattoria di Italo Pinazzi, che era anche l’ideatore di queste manifestazioni, e che in seguito diventò consigliere nazionale dell’Udace. Il periodo bellico ferma tutte le attività e bisogna aspettare il 1945 per rivedere i primi gruppi. Rinasce l’Audax che si chiamerà Audax-Farnese e sarà la prima società ad affiliarsi all’Enal. Si creano nuovi gruppi, ed una rappresentatività parmense di quattro concorrenti partecipa al primo campionato italiano che si disputerà a Roma nel 1948 vinto dal veneto Ziliani. Nasce la Frassati che unitamente all’Audax-Farnese curerà il ciclismo amatoriale per mezzo secolo. Nasce la DACE (Delegazione Amatori Ciclismo Enal) con il prof. Bartolo Pascetta, Delegato Nazionale, che darà notevole impulso all’attività. A Parma nascono una trentina d’iniziative e tra esse la prima edizione della Parma-Tizzano, gara in salita a cronometro. A questa prova a cronometro prende la partenza un esile ragazzino che con una sgangherata bicicletta da corsa otterrà al traguardo di Tizzano il miglior tempo assoluto, era il luglio 1955 Si tratta di Vittorio Adorni che l’anno precedente aveva firmato il primo cartellino da cicloamatore per l’Enal Audax-Farnese, e ottenne a Tizzano la sua prima vittoria davanti a 135 concorrenti. Sarà per Vittorio Adorni la prima di una serie di vittorie culminata con il titolo mondiale professionisti di Imola del 1968. Negli anni che seguono le società e i tesserati aumentano costantemente sino al 1977, anno in cui si supera la quota mille, con 1045 tesserati divisi in 32 società affiliate. Il comitato per tale risultato è stato premiato a Milano in occasione della fiera del ciclo e motociclo alla premiazione annuale dei campionati italiani Enal Udace. Il resto è storia recente, e anche il tricolore di Cella Di Noceto organizzato dal team La Verde troverà sicuramente spazio negli annali che verranno……………………………… Arnaldo Priori
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